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Van Biesbroeck un fiammingo a Palermo: le sue opere alla GAM

2 J  Van Biesbroeck-Floridum mare

Inaugurata il 29 ottobre 2015, è stata aperta al pubblico la mostra “Van Biesbroeck un fiammingo a Palermo nel primo Novecento”, l’esposizione di dipinti, disegni e sculture di Jules Van Biesbroeck Jr. ospitata all’interno della Galleria d’Arte Moderna di Palermo.

Di origine belga, ma particolarmente legato all’Italia, l’artista è considerato il padre di uno stile raffinatissimo che, di certo, risulta influenzato da correnti tardo-romantiche e secessioniste, come anche da un simbolismo che ancora oggi interessa fortemente la critica e il pubblico.

Insieme al padre, Van Biesbroeck soggiorna a lungo a Palermo tra il 1908 e il 1910 e poi nuovamente nel 1918. Entrambi sono stati felicemente accolti da uno dei personaggi più illustri del tempo: il funzionario comunale, giornalista, letterato, collezionista d’arte e fotografo Edoardo Alfano a cui si deve, inoltre, gran parte delle opere presenti nelle raccolte del museo – provenienti dalla sua collezione personale – insieme ad altre opere della stessa collezione, non comprese nell’attuale allestimento museale della GAM.

Come si evince dalle dichiarazioni della Direttrice della Galleria d’Arte Moderna, Antonella Purpura, la mostra fa parte di un progetto di più ampio respiro, che mira a mettere in risalto quelle opere non contemplate nella collezione permanente del museo.

Van Biesbroeck Jr. fa proprio un linguaggio artistico complesso, incisivo e affascinante, capace di catturare lo sguardo e l’attenzione di visitatori eruditi, appassionati o semplicemente curiosi.

1 J  Van Biesbroeck-Dafni e Cloe

Tra le opere esposte risulta assai interessante la serie di nove sanguigne su carta: Delenda Messana, accompagnate dai versi di Achille Leto in ricordo del terremoto di Messina del 1908, presentate alla LXXXIX Esposizione della Società Amatori e Cultori di Roma del 1909 e acquistate dal Comune di Palermo per la Galleria; il raffinato “Ritratto di Ennio Alfano” in marmo e il grande gesso di impronta simbolista “La Madre Terra”, modellato da Van Biesbroeck Jr. in collaborazione con il padre, come segno di gratitudine per il suo ospite.

4 J  Van Biesbroeck-La terra

La mostra racconta inoltre l’uomo oltre l’artista, nello scambio epistolare tra Van Biesbroeck Jr. ed Edoardo Alfano, anche questo esposto al pubblico.

Oltre alle opere di Jules Van Biesbroeck Jr. e di Jules Van Biesbroeck senior, verranno esposte per l’occasione tutte le altre opere della collezione Alfano che non sono comprese nell’allestimento museale della Galleria: dipinti e sculture di Natale Attanasio, Giuseppe Casciaro, Michele Catti, Ettore Cercone, Domenico Costantino, Giuseppe La Manna, Mario Mirabella, Giovanni Nicolini, Saverio Partinico, Salvatore Profeta, Giuseppe Rondini, Giuseppe Rosselli; come anche le suggestive fotografie d’epoca tratte dall’archivio Alfano.

A cura di Gioacchino Barbera, Direttore della Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, la mostra resterà aperta fino al 10 gennaio 2016.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale della GAM di Palermo.

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Valdemone Festival. Gli artisti di strada riuniti a Pollina

circo-valdemone festivalGiunge alla sua sesta edizione il Valdemone Festival che dal 20 al 22 agosto 2015 sceglie di promuovere a Pollina (PA) la figura dell’artista di strada ed il suo mondo – per molti ancora ignoto.

Un mondo che non è poi così lontano dal nostro e che, anzi, in esso si cala e si integra, fino ad esaltarne la bellezza e la storia.

Il Valdemone Festival è una manifestazione culturale di circo contemporaneo, teatro di strada e musica che anche quest’anno vede protagonisti artisti nazionali e internazionali, dotati di estro e di una sorprendente capacità di coinvolgimento.

Duplice è l’idea alla base dell’evento che si fa promotore dell’arte di strada e che, al contempo, vuole rendere omaggio ad uno dei borghi siciliani più antichi e suggestivi.

Il territorio madonita – e Pollina in primis – è così chiamato ad essere teatro di se stesso e il Valdemone Festival diventa l’occasione imperdibile per valorizzare la propria terra e far risaltare in particolar modo gli artisti che vivono ed operano in Sicilia.

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina Facebook dell’evento.

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Infiorata di Noto 2012, un saluto alla primavera

Locandina dell'infiorata di Noto 2012

Nel week-end tra il 18 e il 21 maggio 2012 in via Nicolaci a Noto (SR) avrà luogo l’Infiorata, una delle manifestazioni artistiche più sentite dalla cittadina. La manifestazione dell’infiorata è nata nel 1980 dall’incontro di artisti infioratori Genzanesi e Netini; fu proprio nella città di Genzano che si sviluppò questa nuova tecnica pittorica che oggi attrae un numero sempre maggiore di visitatori, incantati dalla meraviglia delle creazioni dei mastri fiorai.

Da più 30 anni via Nicolaci a Noto viene ricoperta da un tappeto floreale che raffigura opere legate ad un tema specifico. Quest’anno i milioni di petali, che collegano la chiesa di Montevergini al palazzo del Principe di Nicolaci “Villa dorata”, serviranno a sviluppare la tematica “Particolari architettonici e motivi ornamentali dell’ “arte Barocca della Val di Noto”, coprendo un’area di 700mq con 16 bozzetti.

Per tutta la notte gli infioratori sono impegnati nella realizzazione di queste opere d’arte, per poi poter essere presentate l’indomani alle migliaia di visitatori che vi giungono da ogni parte della Sicilia e del resto d’Italia, per prendere parte a questo tripudio d’arte, di profumi e colori.

L’Infiorata è parte di una più ampia manifestazione folcloristica, il “Saluto alla Primavera” che dall’1 al 27 maggio 2012 darà il via a una serie di eventi culturali tra i più ammirati della Sicilia, come il Corteo Barocco, costituito da banditori, sbandieratori e musicisti che sfileranno in costume per le vie del centro storico.

Durante la sera si avrà l’occasione di visitare mostre, musei, assistere a spettacoli e partecipare a degustazioni delle ricette tipiche delle città barocca.

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La mostra “Avanguardie Russe” a Palermo, Albergo delle Povere

Mostra Avanguardie russe a Palermo, all'Albergo delle povere

È aperta da qualche giorno al pubblico, e lo sarà fino a fine marzo 2012, la mostra “Avanguardie Russe” all’Albergo delle Povere di Palermo (Corso Calatafimi, 217). Una prestigiosa esposizione che prevede sessanta opere di 23 diversi grandi artisti esponenti del movimento che, nei primi decenni del Ventesimo secolo, si fece portavoce degli sconvolgimenti e della rivoluzione, culturale e sociale, che dispiegò tutta la sua potenza in Russia principalmente, ma con effetti in tutto il mondo.

L’esposizione si inserisce nell’ambito delle iniziative in atto in occasione dell’Anno della Cultura Russia – Italia, ed è stata curata da Giulia Davì e da Victoria Zubravskaya, con il patrocinio dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia.

Un racconto artistico, un percorso che spiega ai visitatori come gli artisti più importanti delle avanguardie russe (Kandinskij, Rodcenko, Malevic, Chagall, Falk e non solo) abbiano saputo tradurre in un linguaggio completamente nuovo, onirico ma sempre estremamente legato alla movimentata realtà che si respirava allora, tutti gli sconvolgimenti idealistici, politici e sociali di quel periodo – le contaminazioni da artisti come Picasso e Cézanne, l’identificazione di nuovi stili (futurismo, cubismo, costruttivismo, astrattismo), ma anche contaminazioni di genere filosofico e popolare, le nuove dinamiche delle città industriali ed i nuovi flussi migratori … segnali, cambiamenti, nuove modalità di pensiero che confluirono in quello che è stato il periodo storico che ha contribuito maggiormente a delineare il mondo così come noi siamo abituati a conoscerlo (o disconoscerlo, a seconda dei punti di vista) al giorno d’oggi.

Un viaggio tra opere senza tempo che ci racconteranno in un modo incredibilmente nuovo, anche se risalente a cento anni fa, di un periodo storico che, a volte, forse è meglio narrare con strumenti diversi dai libri e dalle testimonianze. I quadri presenti sono frutto del lavoro di artisti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte e del mondo stesso, aiutando ad esprimere in modalità incredibilmente atipiche eppure così sorprendentemente coerenti e chiare il sentimento di un popolo, di una generazione, di una porzione di mondo che voleva, allora, riscattarsi e fare la sua comparsa sul palcoscenico della Storia.

Visitate la mostra con calma, soffermatevi sui quadri, lasciate libera la mente attraverso il vagare dei vostri occhi tra i colori e i segni sulle tele: se le cose non saranno più chiare, saranno – questo è certo – illuminate da una luce differente rispetto alla solita.

Vi ricordiamo che l’ingresso è libero e che la mostra è visitabile dal lunedì al sabato, al mattino dalle ore 9 alle ore 13 e al pomeriggio dalle ore 15 alle ore 19.

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