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Festa di San Martino a Palazzo Adriano: famiglia e solidarietà

11.11.2010-S.-Martino-002

Nota come “la più bella piccola città della Sicilia”, Palazzo Adriano celebra ogni 11 novembre la Festa di San Martino, della famiglia e della solidarietà: un avvenimento imperdibile che affonda le sue origini in un’antica tradizione balcanica.

Durante la Festa di San Martino, viene consegnata alle giovani coppie di sposi la pitta, un pane circolare adornato da simboli religiosi, filosofici e politici che esaltano i valori della famiglia. Tradizionalmente, infatti, l’evento celebra le coppie sposate nell’arco dell’ultimo anno con regali e cesti portati in dono da bambini che sfilano per le strade di Palazzo Adriano.

Anticamente, in occasione della festa dedicata al Santo, amici e parenti erano soliti farsi carico delle spese per la casa degli sposi novelli per l’intero anno in corso. Oggi, la tipica festa balcanica viene istituzionalizzata dal comune e dalla Pro loco di Palazzo Adriano per sigillare un momento di solidarietà che sottolinea l’importanza della famiglia nella società.

I giovani coniugi ricevono dalle mani dei fanciulli grandi ceste e vassoi arricchiti da tovaglie finemente ricamate. Le case cominciano a profumare dei panuzzi (piccoli pani) di San Martino, di dolci e di fiori. I genitori dello sposo regalano i cudaruni (pentoloni in rame) mentre i genitori della sposa a brascera (il braciere).

La Festa di San Martino permette di coniugare folklore, natura e buon gusto in un’unica giornata all’insegna della tradizione. Si tratta di un’occasione imperdibile per vivere un evento speciale e conoscere la peculiare storia di un paese nato dall’incontro di culture diverse – latini e greco-albanesi.

È previsto un programma ricco di appuntamenti che puntano alla valorizzazione del territorio: non mancheranno degustazioni itineranti, visite guidate, escursioni nella riserva e nella famosa Pietra di Salomone e la possibilità di girare per i musei gratuitamente. Inoltre, sarà possibile osservare da vicino i san martini, i cesti in esposizione contenenti i regali che i novelli sposi ricevono nelle loro case.

Ci sono luoghi in Sicilia in cui puoi ancora respirare un’aria diversa; luoghi in cui il tempo sembra non essere mai passato se non per renderli più autentici, più indelebili, e Palazzo Adriano merita di certo di essere annoverato tra i posti più incantevoli ed incontaminati dell’Isola.

Per maggiori informazioni sulla Festa di San Martino è possibile consultare il sito del comune di Palazzo Adriano.

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Pasqua 2013 in Sicilia: Pashkët a Piana degli Albanesi

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Nonostante l’Italia sia stata unificata ormai da più di 150 anni, capita spesso sentir parlare degli idiomi e dei dialetti che si discostano dalla lingua ufficiale (e la Sicilia su questo argomento è regina!). Tuttavia capita molto più raramente di incontrare, camminando per le strade di una cittadina, di scorgere delle insegne in una lingua sconosciuta, sia essa il tedesco in Alto Adige o il francese in Valle d’Aosta. Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, è esempio di comunità in cui da sempre regna il bilinguismo. Tra le più note comunità albanesi in Italia, da sempre Piana cerca di mantenere intatte le sue tradizioni e si fa portatrice della sua duplice identità, arbëreshë da un lato e italiana dall’altro, attraverso manifestazioni e festeggiamenti che le permettono di tramandare il suo patrimonio culturale.

Fra gli eventi a cui assistere a Piana, non può mancare la celebrazione della Pasqua, Pashkët in albanese. Piana è una comunità cristiana e cattolica, ma il suo rito eucaristico è particolare, perché deriva dalle celebrazioni della Chiesa orientale di Bisanzio che utilizzano come lingua il greco e l’albanese. I festeggiamenti partono dal venerdì che precede la Settimana Santa (dal 24 al 31 Marzo 2013), giorno in cui viene celebrata la risurrezione di Lazzaro, e proseguono fino alla Domenica della Resurrezione, in occasione della quale, col canto Kristòs anèsti (Cristo è risorto) si raggiunge l’apice commemorativo. Ma vi consigliamo di visitare Piana non solo per i riti religiosi, anche per il folklore e l’orgoglio etnico che i suoi cittadini si sono tramandati nel tempo. Durante la Pasqua le donne si vestono nei tipici costumi tradizionali e donano delle uova tinte di rosso (simbolo di rinascita, ottenuta grazie al sangue di Cristo immolatosi per la salvezza dell’umanità), dando vita a uno spettacolo di suoni e colori per le vie del paese.

In occasione della Pasqua anche i bambini potranno avere il loro momento di gloria: il Sabato Santo (30 marzo 2013), infatti, presso la Masseria Rossella avrà luogo la Pasqua dei bambini, in cui i più piccoli potranno divertirsi con i tanti giochi e laboratori previsti dalle organizzatrici. Un evento che coinvolge grandi e piccoli perché, mentre i bambini saranno coinvolti nella realizzazione delle uova pasquali e dei Panaret (i cesti di pasta frolla), i più grandi potranno girare tra gli stand assaggiando e acquistando i dolci tipici della tradizione pianese. Per garantire ai vostri bambini questa possibilità bisogna acquistare un biglietto per l’ingresso ai laboratori.

Parlando di dolci naturalmente non potevamo tralasciare una tra le delizie regionali più conosciute e richieste al mondo, il cannolo siciliano, nella cui preparazione Piana è da sempre maestra indiscussa. Nel periodo primaverile, grazie al Cannoli and Friends, la città si trasforma in una pasticceria a cielo aperto, in cui vengono allestiti stand, mostre e laboratori da parte dei più grandi pasticceri siciliani e balcanici. Una ragione in più per visitare questa splendida località, culla di tradizioni etniche e culinarie che da sempre sono motivo d’orgoglio per i suoi abitanti, orgoglio che ne ha permesso la sopravvivenza e il riconoscimento culturale al livello nazionale.

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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I Misteri di Buseto Palizzolo

Capita spesso che con l’avvicinarsi di una festività come quella della Pasqua in Sicilia si riscoprano le tradizioni e le credenze che sono esito di un lungo processo di scambio, tramandato di padre in figlio, che viene a consolidarsi nel tempo, innestandosi nei costumi secolari di una comunità. Bene, questo non è il caso dei Misteri di Buseto Palizzolo, manifestazione di culto piuttosto giovane (nata circa 20 anni fa), ma che si è distinta in poco tempo per la sua originalità, entrando di fatto a far parte del novero delle celebrazioni italiane che evocano il mistero della resurrezione  di Cristo.

Buseto Palizzolo è un piccolo paesino collinare del trapanese che, in attesa delle festività pasquali si anima per organizzare quella che è una delle più conosciute cerimonie della settimana santa nella provincia di Trapani.

In questi giorni abbiamo cercato di darvi dei suggerimenti sugli eventi da non perdere durante il periodo pasquale, da Lu Signuri di li fasci di Pietraperzia ai Misteri di Trapani. Buseto Palizzolo è certamente degno di competere con manifestazioni di questo calibro.

Qui infatti, in occasione della Domenica delle Palme, si tiene una processione in cui vengono portati in giro per le vie del paese e per le contrade sedici carri “viventi”, che lodano sedici scene differenti della Via Crucis. La peculiarità di questa celebrazione sta proprio nella parola “viventi”, si, perché le sedici scene vengono interpretate dai cittadini che volontariamente spinti dal loro credo si mettono a disposizione per la realizzazione e la buona riuscita dell’evento. Per sei ore (la durata totale della manifestazione) questi individui si posizionano sui carri, rimanendo immobili per l’intera durata della processione come dei veri blocchi statuari, ogni carro viene poi seguito dai fedeli che indossano tradizionali abiti penitenziali e da una banda che accompagna la scena.

pasqualions.wordpress.com

Ogni anno sono tante le persone che collaborano e si adoperano per la buona riuscita dell’evento, che viene costantemente modificato e arricchito di particolari grazie a un continuo e attento lavoro di ricerca. Chissà se quest’anno i busetani riusciranno a stupirci! Per gli interessati, i curiosi, per chi vuole scoprire un pezzo idSicilia vera, l’appuntamento è domenica 24 Marzo 2013 alle 16:00 davanti alla Chiesa S. Teresa del Bambin Gesù nel villaggio Badia.

La conclusione è prevista intorno alle 23 nel centro città, quando il Santissimo Crocifisso (reperto ligneo del VI secolo d.C.) viene ricondotto all’interno della Chiesa Madre del Santissimo Crocifisso dedicata alla Madonna del Carmelo. Lo stesso crocifisso verrà poi riportato in processione il Venerdì Santo, al termine della quale questa preziosa reliquia tornerà alla sua dimora, la chiesa di S. Teresa, dalla quale si allontanerà nuovamente solo l’anno successivo.

lamiasettimanasanta.net

Naturalmente i dettagli delle scene che costituiscono la processione dei Misteri possono essere meglio apprezzati alla luce del sole, ma è col calare della sera che le luci che illuminano i carri e le fiammelle delle fiaccole delle migliaia di persone partecipanti creano un’atmosfera magica e trascendentale.

Un altro momento di particolare coinvolgimento emotivo è ci viene regalato al termine della processione, momento in cui, accompagnato dalla melodia dei centinaia di gruppi musicali che hanno partecipato all’evento, il Santissimo Crocifisso ritorna al suo luogo di provenienza, la Chiesa che da sempre lo ospita e lo custodisce con cura.

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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