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Rosso Aglio e Bianco Sale. La tradizione della Riserva Naturale di Trapani e Paceco

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Giunge alla sua VII edizione “Rosso Aglio e Bianco Sale”, la manifestazione promossa dal Comune di Paceco, in provincia di Trapani,  prevista da venerdì 11 a domenica 13 settembre 2015 all’interno della Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco.

L’evento celebra il forte legame con il territorio e i suoi frutti, lavorati con passione e da mani attente e si presenta come l’occasione ideale per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico della via del sale della Sicilia occidentale.

Grandi protagonisti della manifestazione sono il sale marino di Trapani e l’aglio rosso di Nubia, due presidi Slow Food al centro di degustazioni, show cooking e dibattiti, organizzati al fine di esaltarne il valore nutrizionale  e culinario.

Anche quest’anno, Rosso Aglio e Bianco Sale non lascia nulla al caso ed è pronto ad offrire un’esperienza indimenticabile agli occhi e al palato dei presenti. I visitatori, infatti, sono chiamati a partecipare attivamente ai momenti educativi e ricreativi in programma.

Sono previste visite guidate gratuite alla Riserva delle Saline, alla Torre di Nubia e ai mulini; mostre-mercato e conferenze; tour gratuiti all’interno del Museo del Sale, arricchito dall’allestimento di un’area gastronomica e di un mercato dei sapori.

Ma Rosso Aglio e Bianco Sale è molto di più ancora. Il momento più suggestivo lo riserva il tramonto, quando la natura si svela e si tinge di rosa e gli astanti scoprono l’evento nell’evento: la raccolta manuale del sale, accompagnata dai canti dei salinai.

Un rituale questo, che esalta l’antico mestiere in uno scenario unico al mondo, tra vasche d’acqua, montagne di sale e mulini a vento.

Per conoscere tutti i dettagli di Rosso Aglio e Bianco Sale è possibile consultare il sito ufficiale dell’evento e la sua pagina Facebook.

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Stragusto 2015: a Trapani è ora di street food

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Anche quest’anno è tempo di “Stragusto”: da giovedì 23 a domenica 26 luglio la piazza dell’antico Mercato del Pesce di Trapani cambia volto e celebra il cibo da strada e gli antichi mercati con un evento all’insegna del gusto e della tradizione.

Giunge così alla sua settima edizione il festival che abbraccia i sapori provenienti dal mondo dello street food e li esalta in un viaggio imperdibile fatto di atmosfere suggestive, originalità e colore.

Realizzato da Trapani Welcome in collaborazione con Ps Advert e con il patrocinio del Comune di Trapani, Stragusto nasce dal desiderio di valorizzare e tutelare le tradizioni culinarie da strada, differenti in Sicilia e nel mondo.

Non solo spazio per piatti tipici siciliani, dunque, ma un evento da vivere e gustare in chiave internazionale. Tra le novità di quest’anno, infatti, le ricette balcaniche cucinate dallo street chef serbo Aleksandar Mitic e tanto altro ancora.

Cosa aspettarsi da Stragusto, nella sua edizione 2015? Numerose le degustazioni previste; tantissime le specialità che faranno da protagoniste durante la manifestazione: arancine, panelle, panini con la milza, sfincione, granita e altri dolci siciliani. Ancora, il polpo al sugo, il pollo alla cacciatora, la coda alla vaccinara tipici delle strade romane; la patata al vino cotto primitivo pugliese; il panino al lampredotto toscano dello street chef Luca Cai. Il tutto arricchito da momenti di intrattenimento, show coking e laboratori di cucina.

Quella del cibo da strada è un’arte che coinvolge tutti i nostri sensi in nome del sapore, della convivialità e con Stragusto la città di Trapani ne esalta la più vera essenza, in un percorso ideale in cui si celebra un’importante eredità popolare da salvaguardare e promuovere.

Per maggiori dettagli è possibile consultare la pagina Facebook ufficiale di Stragusto. Sullo Store Apple e su Google Play è inoltre disponibile l’applicazione gratuita con tutte le informazioni sull’evento.

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I Misteri di Buseto Palizzolo

Capita spesso che con l’avvicinarsi di una festività come quella della Pasqua in Sicilia si riscoprano le tradizioni e le credenze che sono esito di un lungo processo di scambio, tramandato di padre in figlio, che viene a consolidarsi nel tempo, innestandosi nei costumi secolari di una comunità. Bene, questo non è il caso dei Misteri di Buseto Palizzolo, manifestazione di culto piuttosto giovane (nata circa 20 anni fa), ma che si è distinta in poco tempo per la sua originalità, entrando di fatto a far parte del novero delle celebrazioni italiane che evocano il mistero della resurrezione  di Cristo.

Buseto Palizzolo è un piccolo paesino collinare del trapanese che, in attesa delle festività pasquali si anima per organizzare quella che è una delle più conosciute cerimonie della settimana santa nella provincia di Trapani.

In questi giorni abbiamo cercato di darvi dei suggerimenti sugli eventi da non perdere durante il periodo pasquale, da Lu Signuri di li fasci di Pietraperzia ai Misteri di Trapani. Buseto Palizzolo è certamente degno di competere con manifestazioni di questo calibro.

Qui infatti, in occasione della Domenica delle Palme, si tiene una processione in cui vengono portati in giro per le vie del paese e per le contrade sedici carri “viventi”, che lodano sedici scene differenti della Via Crucis. La peculiarità di questa celebrazione sta proprio nella parola “viventi”, si, perché le sedici scene vengono interpretate dai cittadini che volontariamente spinti dal loro credo si mettono a disposizione per la realizzazione e la buona riuscita dell’evento. Per sei ore (la durata totale della manifestazione) questi individui si posizionano sui carri, rimanendo immobili per l’intera durata della processione come dei veri blocchi statuari, ogni carro viene poi seguito dai fedeli che indossano tradizionali abiti penitenziali e da una banda che accompagna la scena.

pasqualions.wordpress.com

Ogni anno sono tante le persone che collaborano e si adoperano per la buona riuscita dell’evento, che viene costantemente modificato e arricchito di particolari grazie a un continuo e attento lavoro di ricerca. Chissà se quest’anno i busetani riusciranno a stupirci! Per gli interessati, i curiosi, per chi vuole scoprire un pezzo idSicilia vera, l’appuntamento è domenica 24 Marzo 2013 alle 16:00 davanti alla Chiesa S. Teresa del Bambin Gesù nel villaggio Badia.

La conclusione è prevista intorno alle 23 nel centro città, quando il Santissimo Crocifisso (reperto ligneo del VI secolo d.C.) viene ricondotto all’interno della Chiesa Madre del Santissimo Crocifisso dedicata alla Madonna del Carmelo. Lo stesso crocifisso verrà poi riportato in processione il Venerdì Santo, al termine della quale questa preziosa reliquia tornerà alla sua dimora, la chiesa di S. Teresa, dalla quale si allontanerà nuovamente solo l’anno successivo.

lamiasettimanasanta.net

Naturalmente i dettagli delle scene che costituiscono la processione dei Misteri possono essere meglio apprezzati alla luce del sole, ma è col calare della sera che le luci che illuminano i carri e le fiammelle delle fiaccole delle migliaia di persone partecipanti creano un’atmosfera magica e trascendentale.

Un altro momento di particolare coinvolgimento emotivo è ci viene regalato al termine della processione, momento in cui, accompagnato dalla melodia dei centinaia di gruppi musicali che hanno partecipato all’evento, il Santissimo Crocifisso ritorna al suo luogo di provenienza, la Chiesa che da sempre lo ospita e lo custodisce con cura.

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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I misteri di Trapani, Venerdì Santo in Sicilia

http://corso2009.altervista.org/page/misteri.htmlIn società come quelle moderne, così prese da valori prettamente economici ed edonistici, è difficile trovare città ancora strettamente legate e ancorate alla tradizione e alle loro radici storiche e religiose. Eppure, quando si tratta di Trapani e dei suoi abitanti, il difficile diventa trovare trapanesi che non partecipino agli eventi che durante la Settimana Santa affollano la città.

Infatti, in quest’occasione, le strade si riempiono di gente che si riunisce per seguire e accompagnare la lunga processione della Via Crucis, durante la quale i massari trasportano sulle loro spalle le preziose sculture lignee che costituiscono i 20 gruppi sacri (misteri) e le bande musicali provenienti da tutta la Sicilia accompagnano il corteo con marce funebri cariche di angoscia e di misticismo.

Si pensa che l’usanza dei misteri abbia origini spagnole, ma non si hanno basi certe. Ciò che è sicuro è che già a partire dal 1366 esisteva a Trapani la confraternita di San Michele, che fu affiancata nel 1603 dalla Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo.  Il titolo, “Societas Pretiosissimi Sanguinis Christi et Misteriorum“, permette di dedurre che tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII si sono probabilmente svolti in questa zona dei riti definibili come “Misteri”. Poi, con il passare del tempo, a ogni categoria artigiana fu affidata l’ambita incombenza di portare in processione un gruppo durante il Venerdì Santo, di abbellirlo con decorazioni argentee e di riporlo in chiesa alla fine della celebrazione. Infatti, Le Maestranze o “Maestri d’ arti manuali” fanno parte della processione fin dalle origini, da quando la Confraternita di San Michele Arcangelo affidò alle singole categorie la cura dei Gruppi Sacri in occasione del Venerdì Santo.

Oggigiorno i festeggiamenti sono conosciuti nel mondo per la processione dei Misteri, una delle manifestazioni religiose più lunghe e più antiche d’Italia. Questa si tiene il Venerdì Santo, a partire dalle 14, e dura circa ventiquattr’ore, durante le quali i trapanesi si uniscono per riscoprire e riportare in vita la fede, il folklore e le tradizioni della città. Questa processione consiste nella messa in scena rappresentativa della morte e della passione di Cristo, in un percorso carico di atmosfera e di malinconia, ma al tempo stesso di spiritualità, che si snoda fra le principali vie della città a partire dalla Chiesa delle Anime del Purgatorio. I venti gruppi sacri, in cui sono inclusi il simulacro di Gesù Morto e quello di Maria Addolorata, vengono portati in processione dalle maestranze locali attraverso le vie della città.

http://www.criluge.it/isolainfesta/?page_id=352

Alcune curiosità:

–     probabilmente, oltre che dal mistero di Cristo, il termine misteri deriva anche dalla parola “misteri” che in siciliano vuol dire “mestiere”, ma riguardo a questa teoria non si ha una certezza assoluta.

–     L’affidamento di un gruppo a una maestranza era un grande riconoscimento a livello sociale nella città, tanto che la categoria dei ceramisti, che non aveva mai chiesto l’assegnazione di un “mistere”, non era considerata prospera nel panorama economico dell’epoca.

–     La realizzazione di questi gruppi non trae origine dall’iconografia classica, ma da episodi presenti nei testi sacri o nei vangeli apocrifi, poi sapientemente personalizzati dagli artisti trapanesi che li hanno creati.

Anche quest’anno la città sta scaldando i motori, in attesa dell’arrivo del 29 Marzo 2013, il giorno in cui questo lungo e intenso pellegrinaggio coinvolgerà turisti, curiosi e fedeli trapanesi e non che accorreranno all’evento. Nel frattempo, è stato reso noto da qualche giorno l’itinerario previsto dalla processione quest’anno: il percorso è stato limitato al centro storico e via Fardella è stata eliminata per permettere la sosta in piazza Vittorio Emanuele. Nella settimana che anticipa la Pasqua a Trapani, si assiste a un fervente e risaputo ritorno al passato e i cittadini riscoprono la loro fede, non solo nella religione, ma anche nella grandezza e nel valore della loro città, un orgoglio che da tempi remoti li contraddistingue e che li ha resi famosi in tutta Italia, un orgoglio che vogliono condividere con quanta più gente possibile. Quindi non perdete quest’occasione per visitare la città e le tradizioni che la contraddistinguono nel mondo.

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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San Vito Lo Capo: il Festival internazionale degli aquiloni

San Vito Lo Capo è un piccolo paesino nel trapanese, conosciuto in tutta la Sicilia per l’ampiezza sconfinata delle sue spiagge e la limpidità cristallina del suo mare (nel 2011 la sua è stata eletta la spiaggia più bella d’Italia), e, proprio per questo, divenuto nel tempo una delle località di villeggiatura estiva più gettonate. Inoltre è famoso per la manifestazione che celebra l’arte gastronomica delle donne della provincia di Trapani nella preparazione del cous cous: il Cous Cous Fest, solitamente organizzato a metà settembre. Ma chi ha detto che San Vito sia una località prettamente estiva?
Sono tante le attività che vengono organizzate durante l’anno, volte anche ad aumentare l’affluenza dei visitatori in altri periodi e altre stagioni, e fra queste non possiamo evitare di parlare del prossimo evento in programma sul calendario: il Festival internazionale degli aquiloni, quest’anno giunto alla sua quinta edizione.

Questo avrà luogo a partire dal 22 Maggioe proseguirà fino alla domenica del 26.

aquiloni in spiaggia, da http://www.bebcervia.it/notizie.asp?Z=0&L=2

Durante queste giornate saranno numerosi gli aquilonisti italiani e internazionali che decoreranno il cielo con i colori dei loro kites più belli, uno spettacolo per gli occhi dei grandi e dei piccini. Un evento da non perdere, non solo per gli appassionati, ma anche per le famiglie in visita che potranno godere di bellissimi momenti all’aria aperta con i propri bambini.

Tante, infatti, le attività previste per i più piccoli che potranno imparare l’arte della costruzione degli aquiloni insieme ai loro genitori. Sono in programma spettacoli, workshop, la fiera del vento, esibizioni acrobatiche e voli notturni capaci di impressionare gli avventori e rendere indimenticabile la loro permanenza in uno dei luoghi più incantevoli di tutta la Sicilia. Vi andremo aggiornando a poco a poco sugli aggiornamenti e le novità previste, per il momento tenetevi pronti, San Vito vi aspetta!

 

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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