• I Negrita a Palermo: Unplugged Tour 2013

    http://www.boxol.it

    Unplugged 2013, questo il titolo del nuovo tour dei Negrita, rock band ormai affermata nel panorama musicale italiano e internazionale, partito lo scorso 14 febbraio da Cagli (Pesaro/Urbino) e che avrà come tappe 33 teatri delle città più belle d’Italia.

    Unplugged perché questa volta la band toscana ha intenzione di stupirci con dei brani arrangiati e riproposti in versione acustica, rifiutando l’utilizzo di chitarre e qualsiasi altro strumento elettrico (unplug in inglese vuol dire staccare la spina): uno spettacolo per i veri appassionati che riproporrà i pezzi più celebri di Dannato Vivere, il loro ultimo album, ma anche le cover intramontabili e degli inediti risalenti al periodo degli Inudibili (nome della band agli albori, negli anni ’80, che è stato poi trasformato per il grande pubblico con quello di una celebre canzone dei Rolling Stones, Hey! Negrita appunto).

    http://festival.blogosfere.it/2012/03/negrita-dannato-vivere-nuovo-singolo-e-date-del-tour.html

    Terminato il Dannato Vivere Summer Tour dell’ estate 2012 (che si era tenuto alla villa a mare di Palermo), il gruppo di “Magnolia” e “Rotolando verso sud” si è rimesso a lavoro per organizzare uno spettacolo mai visto prima. Un’occasione per i fans di scoprire il lato meno noto della band, i suoi scheletri e il suo essere profondo, o almeno una parte. “Abbiamo voluto esagerare, tirando fuori pezzi mai suonati dal vivo” ha esclamato soddisfatto Pau, vocalist e front man del gruppo, “ci sono tante sfaccettature dei Negrita e tanti modi di fare musica e questa volta ne verranno fuori delle belle”.

    Palermo quindi si riscalda in attesa del 2 Aprile, giorno del concerto che avrà luogo al Teatro al Massimo (in piazza Giuseppe Verdi, di fronte il Teatro Massimo) alle 21:30. Nel frattempo i Negrita hanno registrato il tutto esaurito per le altre tappe italiane. Quindi vi conviene fare in fretta per accaparrarvi gli ultimi posti rimasti! I biglietti sono acquistabili su boxol) e il prezzo varia dai 40,3 euro per i posti in platea ai 34,5 per palco e galleria. Buona musica!

    Articolo a cura di Cristina Randazzo

    Published by:
  • Festa di li schietti, il vero folklore di Terrasini

    http://terrasinisicily.blogspot.it/p/la-festa-di-li-schietti.htmlIn questi giorni vi abbiamo tenuto informati sugli eventi che caratterizzeranno e allieteranno il periodo pasquale in Sicilia. Fra queste, non può mancare la “Festa di li Schietti” di Terrasini, un’allegra manifestazione folkloristica che non ha niente a che fare con gli eventi e le processioni religiose di cui vi abbiamo parlato nei post precedenti.

    Il giorno di Pasqua, infatti, il paesino turistico di Terrasini si popola per ospitare una festa le cui origini vengono fatte risalire al 1850. Probabilmente nata come pretesto per gli “schietti”, gli scapoli innamorati, per dichiararsi alla “zita”, la fanciulla oggetto del loro amore, e manifestare le loro doti fisiche e la loro virilità, questa festa si è protratta nel tempo divenendo di fatto parte della tradizione terrasinese. Recentemente, intorno al 1966, fu istituita la gara degli schietti che, vestiti nei tipici costumi siciliani dell’agrigentino, si sfidano nell’alzata di un albero di arance amare di circa 50 chili.

    Il programma per l’edizione 2013 non è ancora stato pubblicato online, ma solitamente si articola in due giornate, quella del Sabato Santo e la Domenica di Pasqua. I festeggiamenti iniziano la mattina del sabato con il taglio dell’albero, che viene accompagnata da una classica “manciata” siciliana, una degustazione di tutti i prodotti tipici della cucina dell’isola, dalla carne di “crasto” (montone) al formaggio, dalle sarde al pane con l’olio. Il proprietario che accetta che uno dei suoi melangoli venga tagliato, godrà della stima e del riconoscimento della comunità intera. Il taglio ufficiale viene eseguito con maestria da un contadino ormai specializzato da anni nel compiere questa operazione quasi chirurgica, il Sig. Tocco, che effettua una taglio preciso in modo da non recare danno alla pianta, considerata quasi divina.

    http://www.terrasolebb.it/news.asp?id=12

    Segue poi nel pomeriggio la sfilata dell’albero che, decorato con nastri e “ciancianeddi” (campanellini), viene trasportato per le vie del paese accompagnato dai grupppi folkloristici su un carretto siciliano.

    L’indomani mattina, durante la messa pasquale, l’albero viene benedetto nella chiesa madre di Terrasini e in seguito sarà portato da ogni partecipante sotto il balcone della “zita”. Il pomeriggio della domenica di Pasqua a Terrasini è una vera festa a cui ogni terrasinese partecipa, chi cimentandosi nella gara di resistenza in piazza Duomo (per la quale gli allenamenti iniziano molti mesi prima), chi semplicemente festeggiano e osservando gli sfidanti. La gara è un elemento più recente all’interno dei festeggiamenti.

    http://www.siciliaonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=205:la-festa-di-li-schietti-di-terrasini&catid=63:feste-e-sagre&Itemid=53

    È stata istituita nel 1966 dal comitato dei festeggiamenti e prevede che i partecipanti si sfidino nell’alzata dell’albero, venendo cronometrati per accertare pubblicamente il vincitore. La festa termina dopo lo spettacolo serale con i giochi pirotecnici e la premiazione dei tre vincitori che hanno avuto una maggiore resistenza e hanno raggiunto un maggior numero di secondi. A partire dal 1977 alcuni compaesani terrasinesi emigrati negli Stati Uniti hanno iniziato a riproporre questi festeggiamenti anche nella loro città, Detroit, trasportando quest’evento oltreoceano. Inoltre, dalla scorsa edizione, quella del 2012, la manifestazione ha preso piede anche in Svizzera a Wetzikon, anche qui per opera di alcuni terrasinesi che hanno voluto portare con sé parte della loro cultura e far rivivere questa tradizione anche all’estero.

     

    Articolo a cura di Cristina Randazzo.

    Published by:
  • I Misteri di Buseto Palizzolo

    Capita spesso che con l’avvicinarsi di una festività come quella della Pasqua in Sicilia si riscoprano le tradizioni e le credenze che sono esito di un lungo processo di scambio, tramandato di padre in figlio, che viene a consolidarsi nel tempo, innestandosi nei costumi secolari di una comunità. Bene, questo non è il caso dei Misteri di Buseto Palizzolo, manifestazione di culto piuttosto giovane (nata circa 20 anni fa), ma che si è distinta in poco tempo per la sua originalità, entrando di fatto a far parte del novero delle celebrazioni italiane che evocano il mistero della resurrezione  di Cristo.

    Buseto Palizzolo è un piccolo paesino collinare del trapanese che, in attesa delle festività pasquali si anima per organizzare quella che è una delle più conosciute cerimonie della settimana santa nella provincia di Trapani.

    In questi giorni abbiamo cercato di darvi dei suggerimenti sugli eventi da non perdere durante il periodo pasquale, da Lu Signuri di li fasci di Pietraperzia ai Misteri di Trapani. Buseto Palizzolo è certamente degno di competere con manifestazioni di questo calibro.

    Qui infatti, in occasione della Domenica delle Palme, si tiene una processione in cui vengono portati in giro per le vie del paese e per le contrade sedici carri “viventi”, che lodano sedici scene differenti della Via Crucis. La peculiarità di questa celebrazione sta proprio nella parola “viventi”, si, perché le sedici scene vengono interpretate dai cittadini che volontariamente spinti dal loro credo si mettono a disposizione per la realizzazione e la buona riuscita dell’evento. Per sei ore (la durata totale della manifestazione) questi individui si posizionano sui carri, rimanendo immobili per l’intera durata della processione come dei veri blocchi statuari, ogni carro viene poi seguito dai fedeli che indossano tradizionali abiti penitenziali e da una banda che accompagna la scena.

    pasqualions.wordpress.com

    Ogni anno sono tante le persone che collaborano e si adoperano per la buona riuscita dell’evento, che viene costantemente modificato e arricchito di particolari grazie a un continuo e attento lavoro di ricerca. Chissà se quest’anno i busetani riusciranno a stupirci! Per gli interessati, i curiosi, per chi vuole scoprire un pezzo idSicilia vera, l’appuntamento è domenica 24 Marzo 2013 alle 16:00 davanti alla Chiesa S. Teresa del Bambin Gesù nel villaggio Badia.

    La conclusione è prevista intorno alle 23 nel centro città, quando il Santissimo Crocifisso (reperto ligneo del VI secolo d.C.) viene ricondotto all’interno della Chiesa Madre del Santissimo Crocifisso dedicata alla Madonna del Carmelo. Lo stesso crocifisso verrà poi riportato in processione il Venerdì Santo, al termine della quale questa preziosa reliquia tornerà alla sua dimora, la chiesa di S. Teresa, dalla quale si allontanerà nuovamente solo l’anno successivo.

    lamiasettimanasanta.net

    Naturalmente i dettagli delle scene che costituiscono la processione dei Misteri possono essere meglio apprezzati alla luce del sole, ma è col calare della sera che le luci che illuminano i carri e le fiammelle delle fiaccole delle migliaia di persone partecipanti creano un’atmosfera magica e trascendentale.

    Un altro momento di particolare coinvolgimento emotivo è ci viene regalato al termine della processione, momento in cui, accompagnato dalla melodia dei centinaia di gruppi musicali che hanno partecipato all’evento, il Santissimo Crocifisso ritorna al suo luogo di provenienza, la Chiesa che da sempre lo ospita e lo custodisce con cura.

    Articolo a cura di Cristina Randazzo.

    Published by:
  • Eventi a Enna

    Lu Signuri di li fasci: Venerdì Santo a Pietraperzia

    http://www.fotografieitalia.it/foto.cfm?idfoto=1842Oggi un pensiero ci attraversa la mente in occasione dell’imminente arrivo della Pasqua e, con essa, di tutte quelle manifestazioni e celebrazioni che sono ormai da anni parte costituente del patrimonio culturale di ogni regione e città italiana. Quante volte vi è capitato di “intercettare” una conversazione in cui qualcuno si vantava di aver assistito alle danze dei dervisci islamici o di aver visitato la tribù dei Mursi del Debub Omo o di aver preso visione dei festeggiamenti della popolazione Apatani in India?

    È bizzarro però come in realtà, questi grandi estimatori di usanze e culture internazionali siano, alle volte, anche coloro che possiedono una scarsa e vaga consapevolezza delle celebrazioni e degli avvenimenti più che degni di nota che hanno luogo a pochi minuti di distanza dalla loro zona di residenza. Fra questi avvenimenti può facilmente rientrare la celebrazione del Venerdì Santo a Pietraperzia, località dell’entroterra siciliano in provincia di Enna che oggi conta poco più di settemila abitanti. Qui il venerdì santo è un giorno di festa e di preghiera molto sentito dalla comunità che, dal XIV secolo, mantiene intatte le sue tradizioni per mezzo della processione de “Lu Signuri di li fasci”.

    Gli abitanti del paese, i pietrini, sin dalle prime ore del giorno si apprestano a organizzare i festeggiamenti, curando ogni più piccolo dettaglio.

    http://lillorusso.blogspot.it/2013/02/monti-innevati-in-lontananza_1.html

    Già alle 15 il crocifisso viene uscito dalla Chiesa del Carmine della città e portato in processione fino alla Chiesa Madre, per poi tornare alla base intorno alle 17 affinché venga iniziata la preparazione in occasione della processione serale. All’esterno della chiesa viene posizionata la “vara”, opera del falegname Salvatore Vitale che la realizzò nel 1989, e su di essa viene montata una trave verticale in cima alla quale saranno posizionati il cerchio per le fasce, il mondo e, al di sopra di tutto, “U Signuruzzu”. La vara sarà condotta in processione per le vie del paese da ottanta portatori per mezzo di due “baiarde”, assi in legno che consentono di trasportarla agevolmente in spalla. Ogni anno al cerchio vengono attaccate circa 200 fasce (ognuna lunga 33 metri e larga 40 centimetri) che, piegate a metà, saranno annodate ai polsi di 400 generosi fedeli che tengono a manifestare la loro devozione durante l’evento. Alle 20 il Crocifisso viene posizionato sulla sommità della croce che si trova sullo spiazzale all’esterno della Chiesa del Carmine. La vera processione inizia alle 20:30 proprio da questa piazza al grido di “Pietà e Misericordia Signuri”.

    La fede e l’unità collettiva dei pietrini viene enfatizzata dai loro spostamenti, durante il percorso la folla diventa infatti un’entità unica, che si muove in perfetta sincronia, una precisa rivisitazione e ricostruzione del Golgota che si sposta, si rimodella e si trasforma a seconda dell’ampiezza delle stradine e dei vicoli della città, la metamorfosi di un corpo unico composto da fedeli (circa 500 tra portatori e possessori di fasce) pienamente calati nel loro ruolo e commossi dalla loro totale credenza in questa celebrazione.

    https://picasaweb.google.com/lh/photo/i7qf6qU-zEWaOSJxmXO_mAQuesta manifestazione folkloristica rappresenta per i pietrini un momento di mistica unione e fratellanza, un intenso ritorno al passato, a quella Sicilia raccontata da Sciascia nei suoi libri e da Germi, Damiani e Tornatore nei loro film. Una Sicilia ancorata alle tradizioni in alcuni momenti dell’anno, ma fortemente propensa al cambiamento, in cui trovi sempre gli anziani seduti nei circoli a scrutare ogni “forestiero” che visita il paese in occasione dei festeggiamenti, e a cui le nuove generazioni tornano sempre, perché costantemente legata alle proprie radici e alla propria terra.

    Così il Venerdì Santo si trasforma in un rito della comunità in cui a vincere è la speranza da parte degli anziani di tramandare la loro identità e il loro patrimonio culturale, esito di una storia durata millenni, ai giovani che sapranno custodirne i segreti e le credenze.

    Articolo a cura di Cristina Randazzo.

    Published by:
  • Lampedusa vince il Beaches Choice Award

    1.2-lampedusa

    Qualche giorno fa è uscita la classifica stilata da TripAdvisor, uno dei siti di riferimento nel campo delle recensioni turistiche, riguardo alle località da sogno da visitare in vacanza. Bene, nel settore delle spiagge la Sicilia ha ottenuto un riconoscimento a livello mondiale, infatti al primo posto della classifica, vincitrice del Travellers’ Choice Awards 2013, troviamo l’isola dei conigli di Lampedusa, una delle perle del Mediterraneo, rinomata in tutto il mondo per le sue spiagge di sabbia bianca e le sue acque così limpide e cristalline.

    http://sempliciconversazioni.blogspot.it/2011/04/lampedusa.html

    Questo premio è un motivo di vanto per la Sicilia e per Lampedusa, che è stata selezionata fra 276 fra le località più incantevoli del pianeta, tra cui si trovavano a gareggiare anche le spiagge delle Seychelles, dei Caraibi e delle Hawaii.
    Vero e proprio paradiso in terra, l’isola vince per la sua capacità nel tutelare uno dei tratti di costa più delicati e protetti a livello ambientale e, al tempo stesso, garantire ai turisti la possibilità di godere del paesaggio incontaminato facendo un bagno nelle chiare e azzurre acque del luogo.

    http://annalisalomonaco.com/03/01/2012/lampedusa-un-paradiso-a-rischio/

    Parliamo di “tratti di costa protetti” perché, infatti, da anni questa zona dell’isola è gestita e controllata da Legambiente con l’intento di proteggere l’habitat naturale delle tartarughe Carretta Carretta che, ogni anno nel periodo primaverile, vengono a deporre le loro uova sotto la sabbia di questa spiaggia. Queste si schiuderanno solo ad agosto e, fino a quel momento, i volontari dell’associazione sorveglieranno le spiagge giorno e notte per fare in modo che i piccoli nati siano in grado di tornare al mare da dove sono arrivati. Un evento intenso e che attrae visitatori da tutta Italia, che vengono per assistere al primo bagno di questa specie, unica nel meridione italiano.

    Il consiglio che possiamo darvi se avete intenzione di visitare l’isola è quello di farlo nei periodi tra maggio e giugno oppure da settembre in poi, evitando di ritrovarvi sommersi e soffocati dalla folla che intasa Lampedusa nel periodo di alta stagione.

    http://postidavedere.giramondo.com/a-lampedusa-tra-piccole-baie-segrete-e-grotte-da-scoprire/

    Insomma la vittoria da parte di Lampedusa è un vero e proprio motivo di orgoglio per l’isola e per lo stivale intero che ospita alcune fra le spiagge più belle e invidiate del mondo. Una ragione in più per difendere, preservare e tutelare le coste italiane dall’abusivismo e dall’inquinamento industriale che causano sempre maggiori danni a località che invece potrebbero essere il vero fiore all’occhiello e il motivo della rinascita culturale e turistica della nostra penisola.

    A livello nazionale la top ten premia le spiagge di Stintino, del golfo di Orosei, di Tropea, di Positano, ma anche un’altra rinomata spiaggia siciliana, quella di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, la cui estensione e il cui mare le hanno permesso di collocarsi al sesto posto nella classifica.

    Articolo a cura di Cristina Randazzo.

    Published by:
  • I misteri di Trapani, Venerdì Santo in Sicilia

    http://corso2009.altervista.org/page/misteri.htmlIn società come quelle moderne, così prese da valori prettamente economici ed edonistici, è difficile trovare città ancora strettamente legate e ancorate alla tradizione e alle loro radici storiche e religiose. Eppure, quando si tratta di Trapani e dei suoi abitanti, il difficile diventa trovare trapanesi che non partecipino agli eventi che durante la Settimana Santa affollano la città.

    Infatti, in quest’occasione, le strade si riempiono di gente che si riunisce per seguire e accompagnare la lunga processione della Via Crucis, durante la quale i massari trasportano sulle loro spalle le preziose sculture lignee che costituiscono i 20 gruppi sacri (misteri) e le bande musicali provenienti da tutta la Sicilia accompagnano il corteo con marce funebri cariche di angoscia e di misticismo.

    Si pensa che l’usanza dei misteri abbia origini spagnole, ma non si hanno basi certe. Ciò che è sicuro è che già a partire dal 1366 esisteva a Trapani la confraternita di San Michele, che fu affiancata nel 1603 dalla Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo.  Il titolo, “Societas Pretiosissimi Sanguinis Christi et Misteriorum“, permette di dedurre che tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII si sono probabilmente svolti in questa zona dei riti definibili come “Misteri”. Poi, con il passare del tempo, a ogni categoria artigiana fu affidata l’ambita incombenza di portare in processione un gruppo durante il Venerdì Santo, di abbellirlo con decorazioni argentee e di riporlo in chiesa alla fine della celebrazione. Infatti, Le Maestranze o “Maestri d’ arti manuali” fanno parte della processione fin dalle origini, da quando la Confraternita di San Michele Arcangelo affidò alle singole categorie la cura dei Gruppi Sacri in occasione del Venerdì Santo.

    Oggigiorno i festeggiamenti sono conosciuti nel mondo per la processione dei Misteri, una delle manifestazioni religiose più lunghe e più antiche d’Italia. Questa si tiene il Venerdì Santo, a partire dalle 14, e dura circa ventiquattr’ore, durante le quali i trapanesi si uniscono per riscoprire e riportare in vita la fede, il folklore e le tradizioni della città. Questa processione consiste nella messa in scena rappresentativa della morte e della passione di Cristo, in un percorso carico di atmosfera e di malinconia, ma al tempo stesso di spiritualità, che si snoda fra le principali vie della città a partire dalla Chiesa delle Anime del Purgatorio. I venti gruppi sacri, in cui sono inclusi il simulacro di Gesù Morto e quello di Maria Addolorata, vengono portati in processione dalle maestranze locali attraverso le vie della città.

    http://www.criluge.it/isolainfesta/?page_id=352

    Alcune curiosità:

    –     probabilmente, oltre che dal mistero di Cristo, il termine misteri deriva anche dalla parola “misteri” che in siciliano vuol dire “mestiere”, ma riguardo a questa teoria non si ha una certezza assoluta.

    –     L’affidamento di un gruppo a una maestranza era un grande riconoscimento a livello sociale nella città, tanto che la categoria dei ceramisti, che non aveva mai chiesto l’assegnazione di un “mistere”, non era considerata prospera nel panorama economico dell’epoca.

    –     La realizzazione di questi gruppi non trae origine dall’iconografia classica, ma da episodi presenti nei testi sacri o nei vangeli apocrifi, poi sapientemente personalizzati dagli artisti trapanesi che li hanno creati.

    Anche quest’anno la città sta scaldando i motori, in attesa dell’arrivo del 29 Marzo 2013, il giorno in cui questo lungo e intenso pellegrinaggio coinvolgerà turisti, curiosi e fedeli trapanesi e non che accorreranno all’evento. Nel frattempo, è stato reso noto da qualche giorno l’itinerario previsto dalla processione quest’anno: il percorso è stato limitato al centro storico e via Fardella è stata eliminata per permettere la sosta in piazza Vittorio Emanuele. Nella settimana che anticipa la Pasqua a Trapani, si assiste a un fervente e risaputo ritorno al passato e i cittadini riscoprono la loro fede, non solo nella religione, ma anche nella grandezza e nel valore della loro città, un orgoglio che da tempi remoti li contraddistingue e che li ha resi famosi in tutta Italia, un orgoglio che vogliono condividere con quanta più gente possibile. Quindi non perdete quest’occasione per visitare la città e le tradizioni che la contraddistinguono nel mondo.

    Articolo a cura di Cristina Randazzo.

    Published by:
  • La festa della donna a Palermo

    auguri-festa-della-donna-2015

    Può darsi che alcune di voi, passato il Carnevale, stiano già pensando alla prossima festa o occasione di svago. Beh, anche se dovete pazientare ancora qualche settimana, sappiate che la festa delle donne sta per avvicinarsi, giusto il tempo che le rose rosse di San Valentino lascino il posto al giallo delle mimose! C’è chi la aspetta per gli eventi al femminile che saranno organizzati durante quel giorno, chi per visitare qualche mostra o partecipare a qualche manifestazione, chi semplicemente per passare una serata diversa, in compagnia delle proprie amiche e lontano dal solito tran tran quotidiano. Bene, per tutte

    voi Palermo sta organizzando tante alternative, dagli happy hour alle serate in disco, dalle mostre alle cene in ristorante, dovete solo pazientare. Al momento si sa di qualche serata organizzata in vari locali della città, tra cui: il Jumeirah american bar & restaurant, che offre una serata di divertimento con un menù appositamente ideato per l’occasione, in un ambiente confortevole e con un vasto elenco di vini. Lo Zammù lounge bar, accogliente locale dotato di un ambiente elegante che offre un servizio di qualità. Qui trascorrerete una serata indimenticabile in compagnia delle vostre amiche. Anche al Dorian Art, potrete passare una serata in ottima compagnia per festeggiare la vostra uscita, cominciando dall’happy hour, passando per il karaoke e arrivando al dj set. Qui il costo per la serata è di 20 euro, 10 euro (con consumazione obbligatoria) se preferite entrare dopocena.

    Anche a Villagrazia di Carini, presso Villa De Rosa, avrete la possibilità di trascorrere una bella serata con disco e animazione. Per informazioni contattate il 333 9182830.

    Al Forum di Palermo, i Fratelli La Bufala, organizzano una serata a base di pizza napoletana e in compagnia dei Passpartù.

    http://www.lovnait.com/users/view/344

    Inoltre, la discoteca Catusi Glam organizza una serata indimenticabile, con cena a buffet alle 20:30 (15 euro con necessaria prenotazione) e disco open party a partire dalle 23:30 (5 euro). Per informazioni e prenotazioni chiedete di Christian al 3897974412.

    Al Foxsound in via dei Candelai arriva, per le appassionate di house e tecno, Silvie Loto, per una serata all’insegna del divertimento organizzata da unlocked party.

    Al ristorante e wine bar Rendez Vous è in programma un altro party, anche qui cena a buffet con drink a partire dalle 20, animazione con spogliarellisti e dj set. Vi è naturalmente anche la possibilità di entrare dopo cena. Per informazioni contattate i numeri 3895181273 – 3202217958.

    Per chi di voi sta progettando una serata nei pressi di Catania, sappiate che anche qui sono tante le attività in programma, fra queste: L’hotel Le Dune organizza una serata elegante con cena a base di pesce (ma anche di carne per chi non dovesse gradire), sfilata di modelli, esibizioni di tango, buffet di dolci e disco al costo di 35 euro!

    Nel frattempo un evento divertente che ci riguarda da vicino in quanto donne,

    Articolo a cura di Cristina Randazzo.

    Published by:
  • San Valentino in Sicilia: top ten dei week end più romantici

    nastol.com_.ua-421

    Questo è uno dei periodi in cui la rete si affolla frasi zuccherate e melense e in cui i motori di ricerca vengono bombardati di richieste da coloro che vogliono passare dei dolci momenti fuori in compagnia del loro Valentino. Per questo abbiamo deciso di aiutarvi nella scelta stilando una classifica dei luoghi più belli e romantici in cui passare un week end (e in Sicilia non potrete che avere l’imbarazzo della scelta!).

    1. Al primo posto non può mancare una visita a Siracusa e Ortigia, legate già dal

    periodo ellenico al tema dell’amore per alcuni miti riguardanti l’origine delle fonti e dei fiumi della città, quello di Ciane e Anapo e quello di Aretusa e Alfeo. Approfittate del soggiorno in questa zona per visitare il Teatro greco, il Duomo con la sua piazza circondata dagli edifici del periodo barocco e l’orecchio di Dionisio. Nel tardo pomeriggio vi consigliamo una passeggiata per le vie di Ortigia per godere di uno dei tramonti più orientali dell’isola.

    2. Sulla scia del barocco, al secondo posto non può mancare un soggiorno in una delle zone più celebri del barocco siciliano, il triangolo compreso tra Scicli, Modica e Noto, capitali indiscusse del genere. Il nostro consiglio è quello di recarvi a Marzamemi, piccola località marittima, contesa tra Pachino e Noto, e godere del clima leggero ed estivo che si può respirare solo in una città come questa. La visita potrebbe proseguire con un giro per cantine nelle città di Avola e Donnafugata, principali produttrici di alcuni dei vini più rinomati dell’isola. A Donnafugata si trova uno dei resort più belli di Sicilia, il Donnafugata golf resort, ideale per gli appassionati di golf grazie al suo campo provvisto di 18 buche.

    3. Imperdibile è la vista del monte Etna sullo sfondo del teatro antico di Taormina. Se decidete di trascorrere qui il vostro week end sappiate che questa è una delle città più belle e suggestive di Sicilia il suo mare limpido e cristallino vi affascinerà. Il consiglio che vi diamo è quello di scegliere un hotel quanto più possibile vicino alla costa per godere del meraviglioso panorama.

    4. Al quarto posto Erice, con il suo castello normanno v’incanterà. Questa piccola cittadina in provincia di Trapani è una delle più alte dell’isola e la vista che offre sulle saline, sulle isole Egadi e a volte su Pantelleria (quando la visibilità è ottimale) vi lascerà senza parole. La giornata ideale si concluderebbe con una degustazione di vini in una delle cantine di Marsala, città conosciuta per il suo vino liquoroso molto vicina a Erice.

    5. Parlando di panorami e viste mozzafiato non possiamo dimenticare di parlare di Cefalù e del panorama che si scorge dall’alto della Rocca visitando il tempio di Diana. Da quest’altezza il vostro sguardo potrà vagare su tutto il golfo terminano a ovest e proseguire fino a Capo d’Orlando (se si è fortunati) verso est. Assolutamente da visitare in questa occasione sono i mosaici del Duomo e il lavatoio medioevale, in cui le donne andavano per lavare i panni nelle acque del fiume Carbone. Se riuscite a trovare un po’ di tempo libero il nostro consiglio è spostarvi fino ad Aspra per visitare l’Arco azzurro, una rocca che da queste parti è simbolo di unione e di amore, per questo motivo è stata utilizzata nella confezione dei baci Perugina ed è uno dei luoghi più suggestivi dell’isola.

    6. Nonostante la sagra del mandorlo in fiore per San Valentino si sarà già conclusa, vi consigliamo di approfittare del momento di calma per farvi ammaliare dal colore pescato della Valle dei Templi di Agrigento, che in questo periodo si tinge di rosa grazie alla fioritura dei mandorli.

    7. Le isole non possono mancare nella nostra top ten dei luoghi da visitare e adatte al

    periodo invernale possono considerarsi Lipari e Vulcano. Qui potete affittare uno scooter per esplorare l’isola dall’interno o passeggiare per le vie del centro assaggiando prodotti tipici della zona e gustando malvasia, un vino liquoroso derivato da una particolare varietà di uva bianca. Vulcano è l’isola adatta sia agli amanti del relax, sia a quelli dell’avventura. A voi la scelta di trascorrere una giornata tranquilla tra i fanghi e le calde acque dell’isola o esplorare l’isola dall’alto della montagna.

    8. Per gli appassionati di sci, approfittate della stagione per regalarvi un bel week end in un rifugio sulle Madonie, possibilmente vicino a uno degli impianti sciistici presenti in zona.

    9. Capo d’Orlando e Portorosa sono delle località esclusive molto in voga durante l’estate, qui non è difficile trovare famiglie che ormeggino le loro imbarcazioni in uno dei piccoli moli. Vi consigliamo una passeggiata nella città di Capo d’Orlando per visitare il castello Bastione e villa Piccolo, residenza in cui Giuseppe Tomasi di Lampedusa scrisse la maggior parte del suo capolavoro.

    10. Per ultima consigliamo di prendere in considerazione una visita a Randazzo, piccola cittadina che nasconde molti tesori al suo interno (per le tante dominazioni a cui è stata soggetta), fra questi la grotta del gelo, cavità in qui è stato trovato del ghiaccio perenne che fa di Randazzo uno dei ghiacciai più a sud d’Europa.

    La Sicilia con i cuoi castelli e le sue chiese offre delle ottime mete per fughe romantiche in questa isola meravigliosa. E allora cosa aspettate? Dove pensate di trascorrere San Valentino con il vostro innamorato?

     

    Articolo a cura di Cristina Randazzo.

    Published by:
  • San Vito Lo Capo: il Festival internazionale degli aquiloni

    San Vito Lo Capo è un piccolo paesino nel trapanese, conosciuto in tutta la Sicilia per l’ampiezza sconfinata delle sue spiagge e la limpidità cristallina del suo mare (nel 2011 la sua è stata eletta la spiaggia più bella d’Italia), e, proprio per questo, divenuto nel tempo una delle località di villeggiatura estiva più gettonate. Inoltre è famoso per la manifestazione che celebra l’arte gastronomica delle donne della provincia di Trapani nella preparazione del cous cous: il Cous Cous Fest, solitamente organizzato a metà settembre. Ma chi ha detto che San Vito sia una località prettamente estiva?
    Sono tante le attività che vengono organizzate durante l’anno, volte anche ad aumentare l’affluenza dei visitatori in altri periodi e altre stagioni, e fra queste non possiamo evitare di parlare del prossimo evento in programma sul calendario: il Festival internazionale degli aquiloni, quest’anno giunto alla sua quinta edizione.

    Questo avrà luogo a partire dal 22 Maggioe proseguirà fino alla domenica del 26.

    aquiloni in spiaggia, da http://www.bebcervia.it/notizie.asp?Z=0&L=2

    Durante queste giornate saranno numerosi gli aquilonisti italiani e internazionali che decoreranno il cielo con i colori dei loro kites più belli, uno spettacolo per gli occhi dei grandi e dei piccini. Un evento da non perdere, non solo per gli appassionati, ma anche per le famiglie in visita che potranno godere di bellissimi momenti all’aria aperta con i propri bambini.

    Tante, infatti, le attività previste per i più piccoli che potranno imparare l’arte della costruzione degli aquiloni insieme ai loro genitori. Sono in programma spettacoli, workshop, la fiera del vento, esibizioni acrobatiche e voli notturni capaci di impressionare gli avventori e rendere indimenticabile la loro permanenza in uno dei luoghi più incantevoli di tutta la Sicilia. Vi andremo aggiornando a poco a poco sugli aggiornamenti e le novità previste, per il momento tenetevi pronti, San Vito vi aspetta!

     

    Articolo a cura di Cristina Randazzo.

    Published by:
  • Modica: il 7 marzo arriva il Chocobarocco

    chocobarocco a modica, da http://argasicilia.altervista.org/blog/?p=395Se a qualcuno di voi serve un buon motivo per allontanarsi dalla città e dedicarsi un piacevole week end alla scoperta delle belle città della Sicilia orientale, quale occasione migliore se non quella del Chocobarocco di Modica?

    Modica, città recentemente dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, anche quest’anno apre le porte a uno degli eventi più golosi e interessanti della regione. Il programma è stato esposto a ottobre, durante l’Eurochocolate 2012 di Perugia, ed è stato accolto con grande entusiasmo dagli appassionati. Come negli anni passati, si prevede che anche l’edizione del 2013 sarà ricca d’iniziative culturali che punteranno a valorizzare e armonizzare il rapporto tra la città e uno dei prodotti che la rendono più famosa a livello internazionale, il cioccolato.

    Per questo motivo le esposizioni e le degustazioni avranno luogo in alcuni dei palazzi più belli del barocco siciliano: piazze, terrazze, auditorium e palazzi del centro storico apriranno le loro porte ai visitatori, fornendo una degna scenografia per le diverse attività previste nel programma.

    immagine da http://www.leggilo.net/29584/degustazione-cioccolato-a-monsummano-terme-ce-cioccolosita.html

    La manifestazione avrà inizio il 7 marzo e si protrarrà per alcuni giorni, fino al 10 marzo. Argomento principe di quest’anno è la degustazione del cioccolato e la lavorazione del prodotto. Maitre chocolatier italiani e internazionaliaccorreranno per la buona riuscita dell’evento e per permettere a chiunque di visionare dal vivo le tecniche utilizzate per la lavorazione del cioccolato. Tecniche che a Modica sono ancora quelle importate in Sicilia dai conquistadores spagnoli che, con l’uso dei metate (ripiani in pietra concavi), pestavano il cacao per trasformarlo in polvere a cui aggiungere zucchero e spezie. Solitamente viene aromatizzato con vaniglia o cannella, ma molto conosciuto è anche il cioccolato al peperoncino, al caffè, agli agrumi e alla carrubba. Il cioccolato

    immagine da http://good-wallpapers.com/food/21615

    modicano può essere gustato a tocchi oppure sciolto in tazza e ognuno potrà trovare la propria tipologia preferita grazie alla possibilità di partecipare a degustazioni in saloni enogastronomici, accompagnandolo con vino o altri prodotti locali. Ma il Chocobarocco è anche una festa che coinvolge l’intera cittadina, richiamando artisti e gruppi musicali da tutta Italia. Eventi scientifici e culturali saranno organizzati per intrattenere gli avventori. Anche quest’anno quindi il Chocobarocco si prospetta essere un evento grandioso e il presupposto ideale per garantire il riconoscimento del cioccolato artigianale di Modica quale prodotto con Indicazione Geografica Protetta. Un evento insomma a cui gli appassionati della cioccolateria non potranno mancare!

    Articolo a cura di Cristina Randazzo.

    Published by: