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Teatro Bellini di Catania, stagione 2013: ecco il programma

Teatro Bellini di Catania, interno - foto da gbopera.it

È  il teatro d’eccellenza a Catania, dove si rappresentano le più famose e importanti opere e su cui salgono i migliori direttori d’orchestra; Beniamino Gigli, noto tenore e attore celebre nella prima metà del Novecento, lo ha definito il migliore al mondo per l’acustica.

Ecco dunque il programma della stagione 2013 del teatro Massimo Vincenzo Bellini: una stagione all’insegna dell’eccellenza e ricca di artisti di fama internazionale, con opere e musiche eterne e reinterpretate da grandi direttori d’orchestra.

Di seguito il programma della stagione sinfonica 2013.

Dopo l’inaugurazione, già avvenuta in ottobre, e le due giornate dedicate a Berlioz diretto da H. Soudant, dal 10 al 15 dicembre Xu Zhong dirigerà Strauss e Beethoven.
Per il concerto di Natale del 21 e 22 dicembre, diretto da Carlo Rizzari, sono stati invece scelti Brahms e Saint-Saens, con il coro di Tiziana Carlini.
A salutare l’anno nuovo sarà invece il pianista R. Saitkoulov, che suonerà Chopin, Schubert e Brahms il 10 gennaio 2013; il 3 febbraio invece sarà la volta di Antonio Pappano con i solisti di Santa Cecilia, che presenteranno musiche di Mahler e Wagner.
Il weekend del 9 e 10 febbraio sul podio salirà invece Michel Plasson, con musiche di Bizet. Dopo il debutto di Benjamin Pionnier che per la sua prima volta su questo palcoscenico ha scelto Mozart e Ravel (1 e 2 marzo), il 3 marzo il teatro Massimo Vincenzo Bellini ospiterà il famoso, pluripremiato e soprattutto giovanissimo Daniil Trifonov, il pianista che si è aggiudicato nello scorso anno il premio Tchaikovsky: le note saranno quelle di Listz, Chopin e Skrjabin.

Il 29 e 30 marzo il coro e l’orchestra del teatro Massimo Bellini saranno diretti da Tiziana Carlini e Piergiorgio Morandi con musica di Verdi e Tchaikovsky; parteciperà a titolo straordinario la violoncellista Narek Hakhnazaryan. Il 5 aprile, sarà invece la volta dello statunitense pianista e jazzista Uri Caine; il 19 e 20 dello stesso mese M. Letonja salirà sul podio per dirigere l’orchestra del teatro Bellini che eseguirà opere di Beethoven, Dvorak e Messiaen.
Il direttore d’orchestra inglese William Lacey proporrà Cascioli, Brahms e Sophr il 27 e 28 aprile; parteciperà alla serata il clarinettista siciliano Calogero Palermo.

Attesissimo senza dubbio dal grande pubblico sarà di certo l’evento del 4 e del 5 maggio: sul palco l’artista siciliano Franco Battiato, che insieme al direttore Xu Zhong e all’orchestra del teatro Bellini di Catania proporrà suoi pezzi con contaminazioni classiche: Apriti Sesamo sarà il titolo del concerto. Ritroveremo Xu Zhong sul palco come pianista nel recital del 10 maggio, in accompagnamento del celeberrimo violoncellista Jian Wang. Le musiche saranno di Debussy, di Rachmaninov e di Chopin.

Chiuderà la stagione sinfonica 2013 del teatro Bellini di Catania il pianista Ingolf Wunder, il 31 maggio: il suo recital proporrà eccellenti artisti, da Liadov a Rachmaninov, fino ad arrivare Horowitz e Chopin, e molti altri.

Per informazioni su prezzi e orari, vi ricordiamo che il botteghino del Teatro osserva gli orari 9:30-12:30 e 17-19 dal martedì al venerdì, mentre il sabato lo troverete aperto esclusivamente al mattino.

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Cultura siciliana e tradizioni

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Cosa si pensa quando si parla della Sicilia? Calore, allegria e sole. Queste sono le principali caratteristiche di quest’isola meravigliosa. Il calore degli abitanti molto ospitali e che suscitano il sorriso nei turisti perché con la loro spontaneità e la pronunciata gestualità, sanno farsi voler bene da tutti. L’allegria durante le feste locali nei vari comuni della Sicilia, che sono un’infinità, sono una delle maggiori attrattive per i viaggiatori e coloro che amano divertirsi. E il sole, il sole caldo anche d’inverno, le spiagge molto visitate d’estate, e il piacevole clima mite che permette di fare escursioni e gite anche d’inverno.

I dialetti
I dialetti parlati in Sicilia sono tantissimi e pieni di sfaccettature nei quartieri delle singole città. Tutti parlano il dialetto senza vergogna in quanto è una lingua a tutti gli effetti, con una storia e una grammatica propria. Sono diverse le matrici del dialetto siculo: indoeuropea e mediterranea (calancuni onda impetuosa di fiume); greca con la dominazione bizantina (tuppiare bussare alla porta); araba con la venuta dei Saraceni (mischinu poverino); franco-normanna con Ruggero I la sicilia tornò ad essere cristiana (quasetti calze); gallica, influenza lombarda (orbu cieco); iberica con la venuta degli spagnoli (sgarrari sbagliare).

La cucina
Come si può notare dalla situazione linguistica siamo un mix di tradizioni e culture ma non solo in questo campo, ma anche in cucina. Le specialità siciliane che piacciono a tutti a grandi e piccini.
Il simbolo della sicilia è la cassata, un pan di Spagna farcito di ricotta zuccherata, circondata da pasta reale e decorata con frutta candita. I cannoli, una cialda fritta ripiena di ricotta zuccherata. Un alternativa al gelato è la granita, molto diffusa in sicilia, tritato di ghiaccio con sciroppi alla frutta. Mentre per quando riguarda il salato, lo street food siciliano per eccellenza: panelle (frittelle di farina di ceci), crocchè (crocchette fritte di patate lessate), sfincione (una specie di pizza a doppio strato pieno di cipolla), panino con la milza (milza e polmone di vitello), e stigghiole (budella di agnello arrostite).

Cassata siciliana - immagine ricettedisicilia.net
I carretti siciliani
Uno dei simboli della cultura siciliana è il variopinto carretto siciliano. Carretti di legno trasportati dai cavalli nel XVIII secolo venivano usati per scopi agricoli, oggi ancora molto diffusi, sono un’attrazione e i turisti hanno la possibilità di farci un giro. Di frutto interamente artigianale, il legno veniva intagliato minuziosamente da maestri d’arte oppure dipinti. Le pareti esterne del carretto erano presenti delle narrazioni di eventi dei paladini di Carlo Magno o scene di vita quotidiana. L’interno invece era decorato con forme geometriche di vario colore con i toni del rosso, giallo e blu. Esiste un museo dedicato ai carretti, il “Museo del carretto siciliano” a Terrasini (PA). A mantenere viva la tradizione dei carretti sono i maestri d’arte che spesso per i turisti rivelano le loro tecniche.

Carretto siciliano - fotografia da picasasicilia.blogspot.it
La letteratura
È piena di scrittori illustri la Sicilia. Tutto comincia con la Scuola Siciliana alla corte di Federico II, dove si sviluppo il primo volgare. Tra i più illustri ci sono: Giacomo da Lentini, inventore del sonetto; Luigi Pirandello con il suo premio Nobel per la letteratura; Luigi Capuana e Giovanni Verga entrambi veristi; Salvatore Quasimodo altro premio Nobel; Giuseppe Tomasi di Lampedusa, conosciutissimo per il suo romanzo storico “Il Gattopardo”, e molti altri autori.

Il teatro dei Pupi
Anticamente il teatro dei pupi (marionette siciliane) era uno svago, come il cinema per noi al giorno d’oggi. Le armature splendenti dei paladini incantavano grandi e piccini, ma continuano ancora a farlo. Al centro storico di Palermo sono presenti diversi teatri ed un museo, oltre a questi luoghi vi è la famosissima scuola di Mimmo Cuticchio maestro d’arte. È ancora possibile assistere agli spettacoli dedicati alle storie della Chanson de Roland, la Gerusalemme liberata e l’Orlando furioso.

Feste locali
La celebrazione di feste religiose cattoliche è un avvenimento che non può mancare per i cittadini siciliani che aspettano con ansia. Inutile dire che ogni comune ha il suo patrono e quindi una settimana di festeggiamenti in suo onore. Tra le festività più importanti vi sono “il Festino di Santa Rosalia” a Palermo che con le sue preghiere ha liberato la città dalla peste; “la Festa di Sant’Agata” a Catania che anche lei con le sue preghiere evitò che la città venisse distrutta dall’eruzione dell’Etna; “santa Lucia” a Siracusa dove fu martirizzata e per tradizione viene cucinata la cuccìa (grano bollito con cioccolata o ricotta) e molte altre festività.

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La festa del castagno a Trecastagni, Catania

Festa del Castagno a Trecastagni 2012 - Immagine da liberoricercatore.it

Si vivranno dei week end intensi a Trecastagni (Catania), città dal cuore caldo ai piedi del vulcano Etna, dal 29 settembre al 21 ottobre, con la 14° edizione della festa del castagno.

Ogni fine settimana gli artigiani locali metteranno in mostra i loro segreti della lavorazione del legno di Castagno, molto diffuso in questa zona della Sicilia e molto usato dalla popolazione nelle abitazioni (mobilia e non solo); tra i molti stand dedicati alla lavorazione del legno, ci saranno altrettanti stand allestiti per la degustazione di prodotti a base di castagne, formaggi, vini e tanti altri prodotti di origine locale.

Questi momenti saranno intervallati da mostre, esposizioni e spettacoli. Inoltre ci saranno delle sfilate di carretti siciliani, i bambini potranno fare un giro in carrozza gratuitamente.

I più bravi artigiani della zona venderanno i loro prodotti prelibati: dolci a base di castagne, farina di castagne, oggetti in legno di castagno ecc.

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Festa di Sant’Agata a Catania

Festa di Sant'Agata 2012 a Catania

Sono poche le celebrazioni religiose che possono surclassare la festa di Sant’Agata a Catania per intensità, devozione, spettacolarità e numero di fedeli e curiosi che vi partecipano. Si tratta di una delle feste patronali in assoluto più belle del mondo, al livello del Corpus Domini di Cuzco o della Settimana Santa di Siviglia: oltre un milione di persone si radunano in una città che ogni anno, per tre giorni, è completamente proiettata verso la celebrazione e nient’altro. Una città che si ferma, prende una pausa da tutto ciò che la attraversa quotidianamente, e si dedica interamente alla sua santa patrona.

Dal 3 al 5 febbraio 2012 avrete quindi la possibilità di assistere a questo evento sensazionale: tre giorni. Il primo è dedicato all’offerta di candele: secondo la tradizione, devono corrispondere in altezza e peso alla persona che le dona. Vengono portate in corteo undici candelore, ovvero candele votive che rappresentano corporazioni e mestieri, insieme alle carrozze Settecentesche che appartenevano tempo fa al Senato governante. Le maggiori autorità civili e religiosi partecipano alla raccolta della cera, che prevede un giro della fornace della superba Cattedrale barocca della città, intitolata alla santa patrona. Alla fine di questo giorno, in piazza Duomo uno spettacolo mozzafiato di fuochi artificiali .

Emozionante più di tutti è il secondo giorno: il 4 febbraio, la Santa incontra il popolo. Fin dalle prime luci dell’alba i “cittadini” si riversano nelle vie del centro storico, indossando il “sacco” e sventolando fazzoletti bianchi: un abito votivo tradizionale, costituito da un camice lungo fino alla caviglia legato in vita da un cordino, ma anche un berretto nero e guanti bianchi. Era l’abito che nel 1126 i catanesi indossavano correndo incontro alle reliquie, riportate in città da Costantinopoli. Il tesoriere, il priore e il cerimoniere sono in possesso delle tre diverse chiavi che aprono la porta della Cattedrale: il busto scintillante di preziosi e sorridente di sant’Agata viene finalmente portato su un fercolo d’argento e salutato dal Vescovo con la Messa dell’Aurora; dopodichè, tra il tripudio della folla, le urla e gli spari a festa, lo scrigno contenente le reliquie della santa viene caricato sul fercolo e finalmente portato in processione per le vie della città.

Festa di Sant'Agata a Catania

La processione dura tutta la giornata: il fercolo attraversa tutti i luoghi della città che sono parte della storia della vita della santa. Sono tra i quattromila e i cinquemila gli uomini che sostengono la possente vara, che, spoglia, pesa 17 quintali, ma può arrivare fino ai 30 quando caricata di fercolo, scrigno e ceri votivi. La cattedrale accoglie nuovamente il fercolo a notte fonda, alla fine della lunga processione.

Il 5 febbraio, l’ultimo giorno di celebrazioni, vengono sostituiti i garofani rossi che si trovano sul fercolo (simboleggianti il martirio) con i garofani bianchi, che simboleggiano la purezza. Nella cattedrale, in mattinata, si celebra il pontificale; al tramonto, poi, una nuova processione si snoda per il centro storico della città di Catania, ancora una volta gremita di persone. Particolarmente suggestivo ed impressionante è il momento in cui il fercolo passa per San Giuliano, con una discesa particolarmente consistente e quindi pericolosa visto anche il peso e l’imponenza della vara – il superamento positivo o negativo di questo ostacolo sarà considerato un buono o cattivo auspicio per l’anno nuovo. All’alba del sei gennaio, poi, ecco arrivare il fercolo nella splendida via Crociferi, dopo una nottata in cui i fedeli hanno sfidato il freddo al grido di “Viva Sant’Agata!”; a questo punto cala il silenzio e si eleva un canto la cui origine è persa nei secoli: il canto angelico delle monache di clausura. La notte è profonda e scura, ma viene infine illuminata dai fuochi d’artificio che concludono la celebrazione e salutano Sant’Agata, che viene riportata nella sua stanza, e tornerà a farsi vedere in occasione della festa del 17 agosto.

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A Toys Orchestra in Sicilia: tre date per la Midnight (R)evolution

A Toys Orchestra in Sicilia

È  il nome del loro ultimo album, ma anche di un’idea, di un movimento, di uno spunto, di un concetto, di una pulsione… Midnight (R)evolution è l’ultimo lavoro di questo gruppo che viene da Agropoli (SA) ed è fortemente apprezzato ormai da sempre più appassionati, critici ed amanti della buona musica in Italia. Gli A Toys Orchestra in Sicilia hanno previsto tre tappe per il tour promozionale dell’ultimo album e suoneranno a Palermo, Catania e Messina.

Midnight (R)evolution è uscito nel mese di ottobre 2011 (cd+dvd) ed è stato immediatamente lodato ed amato sia dai critici che dal pubblico. Si tratta di un lavoro ottimo, un album che rapisce fin dal primo ascolto ma che si ama sempre di più ogni volta che lo si fa ripartire, con musica che sa graffiare ed accarezzare, delicata e aspra, e parole perfettamente combinate con le melodie. Evocativo, incredibilmente intenso, intimo e anche potente – un degno successore di Midnight Talks e di Technicolor dreams – l’album in cui si trova “Powder on the words“, la canzone che è stata scelta come colonna sonora del film di Fabio Volo “Il giorno in più”.

E i live sono sempre soddisfacenti: i loro concerti vi faranno vivere le canzoni ancora più intensamente rispetto all’ascolto del cd.

L’appuntamento con gli A Toys Orchestra a Palermo è per il 4 gennaio 2012 ai Candelai, mentre a Catania si esibiranno il 6 gennaio 2012 al Barbara Disco Lab. A Messina invece suoneranno il 7 gennaio 2012, al Retronouveau.

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