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Riapre a Modica La Casa delle Farfalle

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Le storie più belle iniziano con “c’era una volta”; quella di oggi comincia con “ci sarà”: verrà inaugurata a Modica nel mese di febbraio 2016 La Casa delle Farfalle, lo scrigno incantevole di ridente vegetazione e meravigliose farfalle.

La Casa delle Farfalle viene concepita come luogo magico, al contempo educativo e contemplativo: il pubblico potrà, infatti, ammirare da vicino le farfalle e assistere ai momenti più significativi della loro esistenza.

Provenienti da tutto il mondo, le farfalle si nutriranno, spiccheranno il volo, riposeranno e ricreeranno il loro tipico ciclo di vita sotto lo sguardo di occhi curiosi e desiderosi di conoscere il mondo della natura.

I visitatori più fortunati potranno addirittura assistere al momento in cui la farfalla esce dalla sua crisalide e si libera in volo per la prima volta.

Abili biologi ed entomologi preparati saranno pronti a rispondere alle domande dei presenti e a soddisfare ogni curiosità, svelando tutti gli aspetti più interessanti della vita delle farfalle.

I visitatori potranno osservare – e talvolta accarezzare – i bruchi, le crisalidi delle farfalle, i bozzoli delle falene e, ancora, altri insetti noti per le loro rarissime caratteristiche: come le blatte fischianti del Madagascar (fossili viventi dell’Era Paleozoica) e gli insetti stecco.

La nascita di una casa delle farfalle in Sicilia offrirà un’esperienza imperdibile e coinvolgerà in particolar modo le scuole, offrendo ai più piccoli l’occasione di imparare ed apprezzare la natura divertendosi e vivendola per davvero.

La Casa delle Farfalle sorgerà in pieno centro storico a Modica in piazza Matteotti e la sua inaugurazione porterà anche a una serie di eventi collaterali che non faranno che accrescere la voglia di scoprire la città barocca come realtà da sperimentare.

La Casa delle Farfalle sarà aperta tutti i giorni dal 21 febbraio al 21 giugno 2016, dalle ore 9 alle ore 19 (fino alle 21 nei fine settimana).

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina Facebook della Casa delle Farfalle.

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Eventi a Enna

Lu Signuri di li fasci: Venerdì Santo a Pietraperzia

http://www.fotografieitalia.it/foto.cfm?idfoto=1842Oggi un pensiero ci attraversa la mente in occasione dell’imminente arrivo della Pasqua e, con essa, di tutte quelle manifestazioni e celebrazioni che sono ormai da anni parte costituente del patrimonio culturale di ogni regione e città italiana. Quante volte vi è capitato di “intercettare” una conversazione in cui qualcuno si vantava di aver assistito alle danze dei dervisci islamici o di aver visitato la tribù dei Mursi del Debub Omo o di aver preso visione dei festeggiamenti della popolazione Apatani in India?

È bizzarro però come in realtà, questi grandi estimatori di usanze e culture internazionali siano, alle volte, anche coloro che possiedono una scarsa e vaga consapevolezza delle celebrazioni e degli avvenimenti più che degni di nota che hanno luogo a pochi minuti di distanza dalla loro zona di residenza. Fra questi avvenimenti può facilmente rientrare la celebrazione del Venerdì Santo a Pietraperzia, località dell’entroterra siciliano in provincia di Enna che oggi conta poco più di settemila abitanti. Qui il venerdì santo è un giorno di festa e di preghiera molto sentito dalla comunità che, dal XIV secolo, mantiene intatte le sue tradizioni per mezzo della processione de “Lu Signuri di li fasci”.

Gli abitanti del paese, i pietrini, sin dalle prime ore del giorno si apprestano a organizzare i festeggiamenti, curando ogni più piccolo dettaglio.

http://lillorusso.blogspot.it/2013/02/monti-innevati-in-lontananza_1.html

Già alle 15 il crocifisso viene uscito dalla Chiesa del Carmine della città e portato in processione fino alla Chiesa Madre, per poi tornare alla base intorno alle 17 affinché venga iniziata la preparazione in occasione della processione serale. All’esterno della chiesa viene posizionata la “vara”, opera del falegname Salvatore Vitale che la realizzò nel 1989, e su di essa viene montata una trave verticale in cima alla quale saranno posizionati il cerchio per le fasce, il mondo e, al di sopra di tutto, “U Signuruzzu”. La vara sarà condotta in processione per le vie del paese da ottanta portatori per mezzo di due “baiarde”, assi in legno che consentono di trasportarla agevolmente in spalla. Ogni anno al cerchio vengono attaccate circa 200 fasce (ognuna lunga 33 metri e larga 40 centimetri) che, piegate a metà, saranno annodate ai polsi di 400 generosi fedeli che tengono a manifestare la loro devozione durante l’evento. Alle 20 il Crocifisso viene posizionato sulla sommità della croce che si trova sullo spiazzale all’esterno della Chiesa del Carmine. La vera processione inizia alle 20:30 proprio da questa piazza al grido di “Pietà e Misericordia Signuri”.

La fede e l’unità collettiva dei pietrini viene enfatizzata dai loro spostamenti, durante il percorso la folla diventa infatti un’entità unica, che si muove in perfetta sincronia, una precisa rivisitazione e ricostruzione del Golgota che si sposta, si rimodella e si trasforma a seconda dell’ampiezza delle stradine e dei vicoli della città, la metamorfosi di un corpo unico composto da fedeli (circa 500 tra portatori e possessori di fasce) pienamente calati nel loro ruolo e commossi dalla loro totale credenza in questa celebrazione.

https://picasaweb.google.com/lh/photo/i7qf6qU-zEWaOSJxmXO_mAQuesta manifestazione folkloristica rappresenta per i pietrini un momento di mistica unione e fratellanza, un intenso ritorno al passato, a quella Sicilia raccontata da Sciascia nei suoi libri e da Germi, Damiani e Tornatore nei loro film. Una Sicilia ancorata alle tradizioni in alcuni momenti dell’anno, ma fortemente propensa al cambiamento, in cui trovi sempre gli anziani seduti nei circoli a scrutare ogni “forestiero” che visita il paese in occasione dei festeggiamenti, e a cui le nuove generazioni tornano sempre, perché costantemente legata alle proprie radici e alla propria terra.

Così il Venerdì Santo si trasforma in un rito della comunità in cui a vincere è la speranza da parte degli anziani di tramandare la loro identità e il loro patrimonio culturale, esito di una storia durata millenni, ai giovani che sapranno custodirne i segreti e le credenze.

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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Lampedusa vince il Beaches Choice Award

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Qualche giorno fa è uscita la classifica stilata da TripAdvisor, uno dei siti di riferimento nel campo delle recensioni turistiche, riguardo alle località da sogno da visitare in vacanza. Bene, nel settore delle spiagge la Sicilia ha ottenuto un riconoscimento a livello mondiale, infatti al primo posto della classifica, vincitrice del Travellers’ Choice Awards 2013, troviamo l’isola dei conigli di Lampedusa, una delle perle del Mediterraneo, rinomata in tutto il mondo per le sue spiagge di sabbia bianca e le sue acque così limpide e cristalline.

http://sempliciconversazioni.blogspot.it/2011/04/lampedusa.html

Questo premio è un motivo di vanto per la Sicilia e per Lampedusa, che è stata selezionata fra 276 fra le località più incantevoli del pianeta, tra cui si trovavano a gareggiare anche le spiagge delle Seychelles, dei Caraibi e delle Hawaii.
Vero e proprio paradiso in terra, l’isola vince per la sua capacità nel tutelare uno dei tratti di costa più delicati e protetti a livello ambientale e, al tempo stesso, garantire ai turisti la possibilità di godere del paesaggio incontaminato facendo un bagno nelle chiare e azzurre acque del luogo.

http://annalisalomonaco.com/03/01/2012/lampedusa-un-paradiso-a-rischio/

Parliamo di “tratti di costa protetti” perché, infatti, da anni questa zona dell’isola è gestita e controllata da Legambiente con l’intento di proteggere l’habitat naturale delle tartarughe Carretta Carretta che, ogni anno nel periodo primaverile, vengono a deporre le loro uova sotto la sabbia di questa spiaggia. Queste si schiuderanno solo ad agosto e, fino a quel momento, i volontari dell’associazione sorveglieranno le spiagge giorno e notte per fare in modo che i piccoli nati siano in grado di tornare al mare da dove sono arrivati. Un evento intenso e che attrae visitatori da tutta Italia, che vengono per assistere al primo bagno di questa specie, unica nel meridione italiano.

Il consiglio che possiamo darvi se avete intenzione di visitare l’isola è quello di farlo nei periodi tra maggio e giugno oppure da settembre in poi, evitando di ritrovarvi sommersi e soffocati dalla folla che intasa Lampedusa nel periodo di alta stagione.

http://postidavedere.giramondo.com/a-lampedusa-tra-piccole-baie-segrete-e-grotte-da-scoprire/

Insomma la vittoria da parte di Lampedusa è un vero e proprio motivo di orgoglio per l’isola e per lo stivale intero che ospita alcune fra le spiagge più belle e invidiate del mondo. Una ragione in più per difendere, preservare e tutelare le coste italiane dall’abusivismo e dall’inquinamento industriale che causano sempre maggiori danni a località che invece potrebbero essere il vero fiore all’occhiello e il motivo della rinascita culturale e turistica della nostra penisola.

A livello nazionale la top ten premia le spiagge di Stintino, del golfo di Orosei, di Tropea, di Positano, ma anche un’altra rinomata spiaggia siciliana, quella di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, la cui estensione e il cui mare le hanno permesso di collocarsi al sesto posto nella classifica.

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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I misteri di Trapani, Venerdì Santo in Sicilia

http://corso2009.altervista.org/page/misteri.htmlIn società come quelle moderne, così prese da valori prettamente economici ed edonistici, è difficile trovare città ancora strettamente legate e ancorate alla tradizione e alle loro radici storiche e religiose. Eppure, quando si tratta di Trapani e dei suoi abitanti, il difficile diventa trovare trapanesi che non partecipino agli eventi che durante la Settimana Santa affollano la città.

Infatti, in quest’occasione, le strade si riempiono di gente che si riunisce per seguire e accompagnare la lunga processione della Via Crucis, durante la quale i massari trasportano sulle loro spalle le preziose sculture lignee che costituiscono i 20 gruppi sacri (misteri) e le bande musicali provenienti da tutta la Sicilia accompagnano il corteo con marce funebri cariche di angoscia e di misticismo.

Si pensa che l’usanza dei misteri abbia origini spagnole, ma non si hanno basi certe. Ciò che è sicuro è che già a partire dal 1366 esisteva a Trapani la confraternita di San Michele, che fu affiancata nel 1603 dalla Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo.  Il titolo, “Societas Pretiosissimi Sanguinis Christi et Misteriorum“, permette di dedurre che tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII si sono probabilmente svolti in questa zona dei riti definibili come “Misteri”. Poi, con il passare del tempo, a ogni categoria artigiana fu affidata l’ambita incombenza di portare in processione un gruppo durante il Venerdì Santo, di abbellirlo con decorazioni argentee e di riporlo in chiesa alla fine della celebrazione. Infatti, Le Maestranze o “Maestri d’ arti manuali” fanno parte della processione fin dalle origini, da quando la Confraternita di San Michele Arcangelo affidò alle singole categorie la cura dei Gruppi Sacri in occasione del Venerdì Santo.

Oggigiorno i festeggiamenti sono conosciuti nel mondo per la processione dei Misteri, una delle manifestazioni religiose più lunghe e più antiche d’Italia. Questa si tiene il Venerdì Santo, a partire dalle 14, e dura circa ventiquattr’ore, durante le quali i trapanesi si uniscono per riscoprire e riportare in vita la fede, il folklore e le tradizioni della città. Questa processione consiste nella messa in scena rappresentativa della morte e della passione di Cristo, in un percorso carico di atmosfera e di malinconia, ma al tempo stesso di spiritualità, che si snoda fra le principali vie della città a partire dalla Chiesa delle Anime del Purgatorio. I venti gruppi sacri, in cui sono inclusi il simulacro di Gesù Morto e quello di Maria Addolorata, vengono portati in processione dalle maestranze locali attraverso le vie della città.

http://www.criluge.it/isolainfesta/?page_id=352

Alcune curiosità:

–     probabilmente, oltre che dal mistero di Cristo, il termine misteri deriva anche dalla parola “misteri” che in siciliano vuol dire “mestiere”, ma riguardo a questa teoria non si ha una certezza assoluta.

–     L’affidamento di un gruppo a una maestranza era un grande riconoscimento a livello sociale nella città, tanto che la categoria dei ceramisti, che non aveva mai chiesto l’assegnazione di un “mistere”, non era considerata prospera nel panorama economico dell’epoca.

–     La realizzazione di questi gruppi non trae origine dall’iconografia classica, ma da episodi presenti nei testi sacri o nei vangeli apocrifi, poi sapientemente personalizzati dagli artisti trapanesi che li hanno creati.

Anche quest’anno la città sta scaldando i motori, in attesa dell’arrivo del 29 Marzo 2013, il giorno in cui questo lungo e intenso pellegrinaggio coinvolgerà turisti, curiosi e fedeli trapanesi e non che accorreranno all’evento. Nel frattempo, è stato reso noto da qualche giorno l’itinerario previsto dalla processione quest’anno: il percorso è stato limitato al centro storico e via Fardella è stata eliminata per permettere la sosta in piazza Vittorio Emanuele. Nella settimana che anticipa la Pasqua a Trapani, si assiste a un fervente e risaputo ritorno al passato e i cittadini riscoprono la loro fede, non solo nella religione, ma anche nella grandezza e nel valore della loro città, un orgoglio che da tempi remoti li contraddistingue e che li ha resi famosi in tutta Italia, un orgoglio che vogliono condividere con quanta più gente possibile. Quindi non perdete quest’occasione per visitare la città e le tradizioni che la contraddistinguono nel mondo.

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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San Valentino in Sicilia: top ten dei week end più romantici

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Questo è uno dei periodi in cui la rete si affolla frasi zuccherate e melense e in cui i motori di ricerca vengono bombardati di richieste da coloro che vogliono passare dei dolci momenti fuori in compagnia del loro Valentino. Per questo abbiamo deciso di aiutarvi nella scelta stilando una classifica dei luoghi più belli e romantici in cui passare un week end (e in Sicilia non potrete che avere l’imbarazzo della scelta!).

1. Al primo posto non può mancare una visita a Siracusa e Ortigia, legate già dal

periodo ellenico al tema dell’amore per alcuni miti riguardanti l’origine delle fonti e dei fiumi della città, quello di Ciane e Anapo e quello di Aretusa e Alfeo. Approfittate del soggiorno in questa zona per visitare il Teatro greco, il Duomo con la sua piazza circondata dagli edifici del periodo barocco e l’orecchio di Dionisio. Nel tardo pomeriggio vi consigliamo una passeggiata per le vie di Ortigia per godere di uno dei tramonti più orientali dell’isola.

2. Sulla scia del barocco, al secondo posto non può mancare un soggiorno in una delle zone più celebri del barocco siciliano, il triangolo compreso tra Scicli, Modica e Noto, capitali indiscusse del genere. Il nostro consiglio è quello di recarvi a Marzamemi, piccola località marittima, contesa tra Pachino e Noto, e godere del clima leggero ed estivo che si può respirare solo in una città come questa. La visita potrebbe proseguire con un giro per cantine nelle città di Avola e Donnafugata, principali produttrici di alcuni dei vini più rinomati dell’isola. A Donnafugata si trova uno dei resort più belli di Sicilia, il Donnafugata golf resort, ideale per gli appassionati di golf grazie al suo campo provvisto di 18 buche.

3. Imperdibile è la vista del monte Etna sullo sfondo del teatro antico di Taormina. Se decidete di trascorrere qui il vostro week end sappiate che questa è una delle città più belle e suggestive di Sicilia il suo mare limpido e cristallino vi affascinerà. Il consiglio che vi diamo è quello di scegliere un hotel quanto più possibile vicino alla costa per godere del meraviglioso panorama.

4. Al quarto posto Erice, con il suo castello normanno v’incanterà. Questa piccola cittadina in provincia di Trapani è una delle più alte dell’isola e la vista che offre sulle saline, sulle isole Egadi e a volte su Pantelleria (quando la visibilità è ottimale) vi lascerà senza parole. La giornata ideale si concluderebbe con una degustazione di vini in una delle cantine di Marsala, città conosciuta per il suo vino liquoroso molto vicina a Erice.

5. Parlando di panorami e viste mozzafiato non possiamo dimenticare di parlare di Cefalù e del panorama che si scorge dall’alto della Rocca visitando il tempio di Diana. Da quest’altezza il vostro sguardo potrà vagare su tutto il golfo terminano a ovest e proseguire fino a Capo d’Orlando (se si è fortunati) verso est. Assolutamente da visitare in questa occasione sono i mosaici del Duomo e il lavatoio medioevale, in cui le donne andavano per lavare i panni nelle acque del fiume Carbone. Se riuscite a trovare un po’ di tempo libero il nostro consiglio è spostarvi fino ad Aspra per visitare l’Arco azzurro, una rocca che da queste parti è simbolo di unione e di amore, per questo motivo è stata utilizzata nella confezione dei baci Perugina ed è uno dei luoghi più suggestivi dell’isola.

6. Nonostante la sagra del mandorlo in fiore per San Valentino si sarà già conclusa, vi consigliamo di approfittare del momento di calma per farvi ammaliare dal colore pescato della Valle dei Templi di Agrigento, che in questo periodo si tinge di rosa grazie alla fioritura dei mandorli.

7. Le isole non possono mancare nella nostra top ten dei luoghi da visitare e adatte al

periodo invernale possono considerarsi Lipari e Vulcano. Qui potete affittare uno scooter per esplorare l’isola dall’interno o passeggiare per le vie del centro assaggiando prodotti tipici della zona e gustando malvasia, un vino liquoroso derivato da una particolare varietà di uva bianca. Vulcano è l’isola adatta sia agli amanti del relax, sia a quelli dell’avventura. A voi la scelta di trascorrere una giornata tranquilla tra i fanghi e le calde acque dell’isola o esplorare l’isola dall’alto della montagna.

8. Per gli appassionati di sci, approfittate della stagione per regalarvi un bel week end in un rifugio sulle Madonie, possibilmente vicino a uno degli impianti sciistici presenti in zona.

9. Capo d’Orlando e Portorosa sono delle località esclusive molto in voga durante l’estate, qui non è difficile trovare famiglie che ormeggino le loro imbarcazioni in uno dei piccoli moli. Vi consigliamo una passeggiata nella città di Capo d’Orlando per visitare il castello Bastione e villa Piccolo, residenza in cui Giuseppe Tomasi di Lampedusa scrisse la maggior parte del suo capolavoro.

10. Per ultima consigliamo di prendere in considerazione una visita a Randazzo, piccola cittadina che nasconde molti tesori al suo interno (per le tante dominazioni a cui è stata soggetta), fra questi la grotta del gelo, cavità in qui è stato trovato del ghiaccio perenne che fa di Randazzo uno dei ghiacciai più a sud d’Europa.

La Sicilia con i cuoi castelli e le sue chiese offre delle ottime mete per fughe romantiche in questa isola meravigliosa. E allora cosa aspettate? Dove pensate di trascorrere San Valentino con il vostro innamorato?

 

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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Feste, sagre, eventi in Sicilia ad agosto 2012: cosa fare in estate

Kef art festival 2012

Nel primo giorno di agosto vogliamo darvi alcuni consigli per tenervi impegnati durante l’intero mese di vacanza per eccellenza: tra musica, eventi, sagre e manifestazioni, la Sicilia offre davvero tanto sia ai turisti che ai suoi abitanti.

Per cominciare, fino al 5 agosto potete recarvi nello splendido borgo di Cefalù e, tra un tuffo a mare e una visita al magnifico Duomo, partecipare al Kef’Art festival, una serie di eventi, incontri culturali e laboratori dedicati all’arte e alla sua uscita da musei ed edifici per presentarsi e offrirsi al pubblico in luoghi insoliti, aperti, inaspettati.

Tanta musica e moltissime iniziative tutte da scoprire. Se vi trovate invece nella Sicilia orientale, un altro festival durerà fino al 5 agosto: il Nebrodi Art Fest, con campeggio a disposizione, vedrà partecipare gruppi musicali e artisti provenienti da tutta la Sicilia, dall’acustica al reggae passando per l’elettronica.

Se siete invece orientati verso un altro genere musicale, a Sant’Alessio Siculo l’israeliana Noa si esibisce con il suo spettacolo Noapolis il 5 agosto. Ad Acireale, poi, il 4 e il 5 agosto saranno dedicati alla versione estiva del famoso carnevale.

Il 10 agosto inizia il Tuna Folk Festival a Marzamemi, nel profondo sud-est Siciliano: giorni dedicati alla degustazione di delizioso tonno e alle tradizioni folkloristiche di questo incantevole piccolo borgo assolato e romantico.

Tra teatro dialettale e canti popolari, non dimenticate un tuffo nella stupenda spiaggia di Calamosche, nella riserva di Vendicari! Il festival dura fino al 19 agosto.

Gli amanti del cous-cous che non possono aspettare settembre per il festival di San Vito, invece, possono partecipare ai Cous Cous days di Valderice: al lido Valderice partecipano produttori e specialisti per la degustazione di cous cous, ottimo vino e prodotti tipici del Trapanese. L’appuntamento è dal 12 al 15 agosto.

Le idee per la settimana di Ferragosto non mancano, in particolare agli amanti della musica: due grandi festival si tengono in questi giorni, a Scicli e a Noto.

Il Sicily music village di Scicli, con campeggio, sarà dal 12 al 16 agosto, e lo consigliamo agli amanti dell’alternative rock e del reggae: i nomi sono quelli di Afterhours, Bass Odissey, Etienne de Crecy, Barrington Levy e non solo.

Il Not.Fest (dal 11 al 14 agosto) è invece più orientato verso le sonorità elettroniche e sperimentali, con Apparat, Miss Kittin e Shantel, ma dà spazio anche a italiani e siciliani (Brunori, Dimartino, Colapesce e non solo).

Consigliamo anche il Palio dei Normanni di Piazza Armerina, dal 12 al 14 Agosto, un’antica tradizione tra le più celebri nell’estate siciliana: tra feste medievali, musica folk, prodotti tipici e interessanti riti e usanze della cultura del luogo.

Dal 21 al 24 agosto, invece, a Vicari si terrà il Festival Internazionale del Folklore: alla sua quinta edizione, ospita gruppi folkloristici da tutto il mondo che propongono le loro danze e musiche, i loro colori e costumi.

Durante tutto il mese, fino a giorno 28 agosto, nello splendido scenario del Teatro Antico di Segesta si tiene il Calatafimi Segesta Festival: un’occasione per scoprire il meraviglioso connubio tra l’arte antica dei greci e splendide melodie o pièces teatrali anche recenti.

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